Casoria, un’emergenza di degrado urbano tra indifferenza e speranza

Negli ultimi anni, il degrado urbano è diventato un problema sempre più evidente nelle periferie delle città italiane, e Casoria non fa eccezione. In particolare, lo spiazzale della stazione ferroviaria, adiacente alla scuola media Palizzi, rappresenta un chiaro esempio di incuria e abbandono, una situazione che preoccupa profondamente i cittadini e mette in luce una gestione inefficace degli spazi pubblici.                                                                                                                                                                                                                          Passeggiando in questa zona, si incontrano accumuli di rifiuti di ogni tipo: bottiglie di plastica, abiti dismessi, ombrelli rotti e scarti vari che deturpano l’ambiente. La vegetazione, invece di contribuire al decoro urbano, si presenta mal curata e infestata da erbacce mai potate. Un ambiente che, invece di essere accogliente e funzionale, diventa ostile, trascurato e simbolo di un problema più ampio.                                                                                                                                                                                                                                          Questo degrado non è solo una questione estetica: influisce anche sulla qualità della vita dei cittadini e sulla sicurezza. Gli studenti della scuola media Palizzi e i pendolari che ogni giorno attraversano la zona sono costretti a convivere con una situazione che può favorire il disagio sociale, il rischio di incidenti e persino l’aumento di atti vandalici. La mancanza di pulizia e manutenzione rende gli spazi pubblici meno fruibili, scoraggiando la frequentazione e alimentando un circolo vizioso di abbandono.

Le responsabilità e le possibili soluzioni                                                                                                      

La gestione del territorio e del decoro urbano è un dovere delle amministrazioni locali, che dovrebbero garantire interventi periodici di pulizia e manutenzione. Tuttavia, il coinvolgimento diretto della comunità può accelerare il cambiamento: gruppi di volontari, associazioni locali e iniziative di sensibilizzazione potrebbero mobilitare l’attenzione pubblica e stimolare azioni concrete da parte delle istituzioni.                                                                                                                                                                Una soluzione potrebbe essere l’organizzazione di giornate di pulizia partecipativa, con il supporto di scuole e realtà associative. Inoltre, la richiesta di intervento da parte del Comune tramite segnalazioni ufficiali e campagne di denuncia pubblica potrebbe contribuire a sollecitare risposte più rapide ed efficaci.

Coinvolgere la cittadinanza e i media

Oltre alle segnalazioni formali, il ruolo della comunicazione può essere fondamentale. Coinvolgere la stampa locale e utilizzare i social media per sensibilizzare l’opinione pubblica potrebbe aumentare l’attenzione sul problema e sollecitare azioni più tempestive.                                                                                      Testimonianze fotografiche, racconti dei cittadini e campagne di denuncia possono diventare strumenti efficaci per richiedere interventi immediati.

Un appello al cambiamento                                                                                                                               

Casoria e i suoi cittadini meritano spazi puliti, sicuri e ben gestiti. Questo angolo di città, che oggi versa in condizioni critiche, può diventare un esempio di riqualificazione urbana attraverso il lavoro congiunto di istituzioni e cittadini attivi. Non si tratta solo di migliorare l’estetica, ma di restituire dignità e vivibilità a un’area che, al contrario, dovrebbe essere punto di riferimento per giovani e lavoratori.                                                  L’abbandono può essere sconfitto: la speranza sta nell’azione!

 

Antonio Andrea Esposito

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