CASORIA, IN ARCHIVIO LA CAMPAGNA: “NEMMENO DI STRISCIO”.

Le associazioni di promozione sociale “Modavi Campania” e “Alleanza per Casoria” mandano in archivio la campagna nazionale “Nemmeno di striscio”, varata da “Modavi Onlus”, “Opes Italia” e “ASI Ciao”, in occasione della Giornata mondiale per la lotta alla droga, prevista dalle Nazioni Unite per il 26 giugno. “L’iniziativa che abbiamo voluto mettere in campo, – affermano Pasquale Lucchese e Daniele Mancinelli, rispettivamente presidenti di “Modavi Campania” e “Alleanza per Casoria” – chiude un bilancio decisamente positivo. Il nostro gazebo informativo, infatti, ha registrato

la presenza di decine di cittadini, soprattutto giovani, che si sono rivolti agli esperti, che ci hanno dato la loro disponibilità a collaborare, per approfondire il tema della lotta alla droga”. “La giornata del 26 giugno ha rappresentato un’utile occasione per ribadire il nostro approccio alla lotta alle dipendenze patologiche, incentrato sul principio della prevenzione del rischio, piuttosto che sulla logica del contenimento del danno.  Ma ha fornito anche lo spunto per una riflessione più approfondita sulle dipendenze, che comprendono anche ludopatia, tabagismo e alcolismo, oltre alla tossicodipendenza strettamente intesa”, concludono Mancinelli e Lucchese.

 

A tal riguardo, si è pensato di strutturare un questionario per valutare la conoscenza dei più giovani sulle dipendenze patologiche e sulla consapevolezza di sé all’interno del sistema sociale.

“Su un target di 200 giovani di età compresa tra i 14 e 16 anni i risultati  del questionario sono stati molto interessanti”, affermano la dottoressa Francesca Pollio e il dottor Domenico Orefice, psicoterapeuti ed esperti di dipendenze patologiche, che hanno dato il loro contributo all’iniziativa.

È emerso, infatti, che i giovani hanno una buona conoscenza delle dipendenze patologiche, una buona consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità ed infine un dato molto importante, una buona percentuale non si è approcciato al mondo delle dipendenze e non ha intenzione di farlo”, concludono Pollio ed Orefice.

 

 

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