Blocco dei tir. Verdi e Federconsumatori attivano osservatorio sui disagi e contro gli sciacalli: ” la situazione a Napoli e provincia è grave. La benzina è finita. Il pane, il latte e la frutta scarseggiano”.

“Comincia anche il mercato nero. Anche i pizzaioli sono in difficoltà. 2mila tonnelate di rifiuti a terra. A Casoria sventrate le ruote dei furgoni merci”.

“La situazione del blocco dei Tir a Napoli e provincia – dichiarano il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli ed il responsabile campano della Federconsumatori Rosario Stornaiuolo – è molto più grave di quello che ci hano detto. Per questo abbiamo attivato da stamane un osservatorio per gli utenti nelle nostre sedi e tramite i nostri indirizzi mail dove già ci giungono notizie da bollettino di guerra. Chiediamo ai cittadini di segnalarci le situazioni più critiche e gli episodi di sciacallaggio. Secondo le nostre notizie è impossibile attualmente approviggionarsi di benzina, c’ è solo la vendita di carburante al mercato nero che è già arrivato a 10 euro a litro. Latte, frutta e mozzarelle fresche

sono quasi introvabili e hanno avuto un rincaro in diversi negozi e distributori del 25%. Gli speculatori si stanno già arricchendo”. 
“Il pane – continuano Borrelli e Stornaiuolo – è distribuito a macchia di leopardo con casi vergognosi come quello di Casoria dove stamane tutti i furgoni dell’ Unipan, l’ associazione panificatori campani, hanno trovato le ruote sventrate per impedire il rifornimento dei negozi. Tra Napoli e provincia sono rimaste a terra circa 2500 tonnellate di rifiuti con casi gravissimi nella periferia napoletana, a Melito, Casoria, Pozzuoli, Quarto, Giugliano e Castellammare”. 
“Stiamo finendo le scorte – spiega Giovanni Medici dei supermermercati Conad – tra due giorni se andrà avanti così dovremo chiudere i nostri centri. In mezza giornata abbiamo avuto la clientela di una settimana. Sembra di essere tornati ai tempi della carestia”.
“Noi pizzaioli – continua Gino Sorbillo dell’ omonima pizzeria ai tribunali – siamo in grande difficoltà. Senza farina, mozzarelle e pomodori non riusciremo più a fare pizze. Abbiamo un’ autonomia di tre giorni poi dovremo chiudere in attesa di essere riforniti”.

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