Berlusconi e il Carroccio vogliono blindare la maggioranza: occorrono 330 voti.

Garantire la governabilita’ del Paese, grazie ad un rafforzamento della maggioranza in Parlamento e al via libera a tutti i provvedimenti di peso per il proseguo della legislatura, a partire da una riforma ‘pesante’ come il federalismo e proseguendo con le misure piu’ di routine ma indispensabili per il funzionamento dello Stato, come il decreto milleproroghe. Il presidente del Consiglio tira dritto per la sua strada nella convinzione che, nonostante i mille scogli da superare, l’attivita’ di governo del Paese e il funzionamento delle Camerepossa continuare anche a costo di dover ricorrere al voto di fiducia.Per convincere l’alleato di governo a sostenerlo in questa scommessa, tuttavia, ha bisogno di blindare la maggioranza con numeri che possano garantirgli anche a Montecitorio una navigazione piu’ sicura e, soprattutto, capaci di riportare una supremazia del centro-destra nelle commissioni parlamentari. E il numero ideale, come ripete da tempo il Cavaliere, e’ quota 325 alla Camera. Un numero insufficiente, pero’, per la Lega che chiededi ”fare di piu’ ”. E  di raggiungere quota 330. ”Con 325 otteniamo la maggioranza in molte commissioni ma con 330 la otteniamo  in tutte quelle permanenti”, spiega il ministro del Carroccio Roberto Calderoli.

Ad oggi il governo puo’ contare su 315 voti a suo favore (316 se si considera anche quello del Cavaliere) e per allargare la maggioranza c’e’ una nuova strada da battere, quella degliscontenti di Fli, dei delusi dai risultati della convention milanese. ”Noi siamo uniti e nessuno fara’ un passo indietro  perche’ siamo tutti uniti per Futuro e Liberta”’, assicura il deputato finiano Giuseppe Consolo convinto che ”tutti dimostreranno senso di responsabilita’ e si adegueranno alle decisioni prese ieri a Milano”. Ma i dubbi restano soprattutto dopo la decisione di rinviare la riunione fissata a Palazzo Madama per fare il punto sul nuovo organigramma del partito e sulle decisioni prese in occasione dell’assemblea costituente dei futuristi.  Una convention su cui piomba il ‘no comment’ di Luca Barbareschi, il deputato finiano gia’ critico sulla linea di Fini e che aveva sottoposto all’esito dell’assemblea la sua decisione se restare o meno nel partito. 
Il presidente del Consiglio vuole inoltre insistere su altri deputati del gruppo misto in modo da sollecitarne il passaggio al nuovo gruppo dei ‘Responsabili’ mentre non e’ esclusa l’ipotesi di un loro rafforzamento con nuovi prestiti dal Pdl, di un sostegno dei radicali e addirittura di nuovi ingressi provenienti dal centro sinistra. Per modificare la geografia delle commissioni parlamentari serve infatti ‘rimpolpare’ i Responsabili almeno fino a quota 29: in questo modo avrebbero diritto a due parlamentari per ciascuna commissione, con un resto che potrebbe andare a rafforzare la maggioranza nella Bilancio, dove, in vista dell’arrivo del Milleproroghe, l’Udc potrebbe spostare un suo deputato (Renzo Lusetti, ora alla Cultura) e portare cosi’ il centrodestra inminoranza.  Piu’ difficile, invece, la situazione nella commissione bicamerale per il federalismo fiscale dove l’aumento del numero dei ‘Responsabili’ potrebbe addirittura portare alla perdita di un deputato da parte del Carroccio. Per questo la Lega chiede di aumentare i margini (da 325 a 330) per poter blindare tutte le commissioni. Per ora, quindi, il voto di fiducia resta lo strumento per far avanzare l’iniziativa del governo: per procedere con il Federalismo in aula alla Camera e, intanto, per approvare il milleproroghe al Senato, dove i rischi sono comunque pari a zero per la maggioranza, in tempi rapidi.

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