Appello alla solidarietà: Rita una madre disperata

Rita, madre di Antonietta, una ragazza di 23 anni con grave malattia genetica, assistita con ospedalizzazione domiciliare, riceve ingiunzione di sfratto esecutivo. La signora è madre di tre figli, divorziata. Il  marito disoccupato non può provvedere al sostentamento dei propri figli.  Rita deve lasciare, secondo la sentenza del Tribunale di Napoli, la propria abitazione per rimozione coatta dell’immobile pignorato in cui risiede, alla Via Quattro Giornate di Casoria. La donna disperata dichiara: “Mia figlia ha un handicap molto grave, è allettata, non è autonoma nelle sue funzioni e necessita di assistenza continua. Si alimenta mediante la sonda endoscopica PEG.

Mi è stato intimato il rilascio dell’immobile in tempi brevi. Il 12 luglio l’Ufficiale Giudiziario sarà nuovamente qui, tre volte in poco più di un mese, per procedere all’esecuzione forzata. Non so davvero cosa fare. Ci vogliono sbattere fuori di casa. Le richieste dei fitti sono alte, non posso permettermele. Chiedo aiuto alle istituzioni per una possibile risoluzione del problema. Stiamo rischiando di trovarci da un momento all’altro senza tetto”. Un grido di dolore quello di Rita. “Non possono farmi questo. Mia figlia si trova in una situazione fisica e psichica gravemente compromessa”. Rita, a questo punto, si chiude nel suo dolore sordo e cupo. Ciò che chiede è un gesto di solidarietà per poter superare questo difficile momento. Siamo di fronte ad una famiglia, già duramente provata dalla vita, che non va abbandonata ad un avverso destino.

 

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