All’UciCinema il sabato sera?Meglio non accostarsi!

 

“All’ Ucicinema il sabato sera? Meglio non accostarsi!”. Chi parla è un ragazzo diciassettenne, che è rimasto sconvolto dall’atteggiamento violento e sfrontato di “branchi” di giovinastri il cui unico modo di divertirsi è di provocare i loro coetanei con un fare prepotente e con atti aggressivi, al fine di ingenerare liti e discussioni animate, che finiscono quasi sempre in rissa. “Qualche sabato fa” – racconta V. – “i miei amici mi avevano convinto a trascorrere la serata all’Ucicinema. Giunti lì, ci fermiamo alcuni minuti all’aperto per decidere unanimemente la maniera migliore di trascorrere la serata. Noto che un ragazzo si avvicina ad un suo coetaneo seduto su un motorino e, senza alcun motivo, solo per “ammazzare”la noia, gli sferra un pugno alle spalle.

 

L’adolescente colpito cerca di reagire, ma, quando si accorge che l’aggressore è ben protetto dagli amici, si allontana per andare a chiamare il suo gruppo situato nei paraggi. Arriva dopo qualche minuto con alcuni ragazzi e si scatena l’ inferno.  I due gruppi rivali se le danno di santa ragione: volano pugni, schiaffi e calci. Un ragazzo della mia comitiva riconosce tra coloro che si picchiavano un suo conoscente, subito partecipa alla lotta furibonda per prenderne le difese, nella zuffa sferra un pugno sul naso di un suo “nemico”, provocandogli la fuoriuscita copiosa di sangue.”

“Non bisogna credere” – incalza un altro adolescente, frequentatore assiduo dell’Ucicinema nei fine settimana, – “ che questi episodi di violenza accadano sporadicamente; sono, al contrario, frequentissimi e, quel che è peggio, è che ci si è ormai abituati, nessuno ci fa più caso; alcuni si fermano per assistere allo “spettacolo”, solo per la curiosità di “vedere come va a finire”.

Possibile, ci si chiede sconcertati, che in uno dei pochissimi luoghi di aggregazione giovanile, dove confluiscono baby gang da varie località, manchi la presenza delle forze dell’ordine? E’ da tempo che le istituzioni locali conoscono la situazione denunciata dai due ragazzi, ma nessun provvedimento è stato preso per contenere gli atti di prepotenza e di violenza.  “Siamo seriamente preoccupati” – dichiarano due genitori con figli adolescenti. – “Il sabato sera non possiamo costringere i nostri figli a restare tappati in casa, dopo una settimana di impegni scolastici; ma Casoria non offre nulla ai ragazzini, bighellonano tra via Principe di Piemonte e dintorni, dove si rischia di subire furti o, come deprimente alternativa, c’è solo l’ucicinema, luogo che fa ancora più paura a noi genitori per gli atti di bullismo e di gratuita violenza che avvengono sovente nei fine settimana e  di cui ci raccontano i nostri stessi figli”.

Da dove parte il riscatto di questa città se i politici locali hanno saputo creare solo un vuoto di potere? La risposta è una sola: il senso di responsabilità della società civile. Il Cardinale Sepe ha indetto il Giubileo per Napoli, per una sua rinascita culturale, civile e sociale; vari progetti sono in fase di attuazione con l’apporto del mondo imprenditoriale, sindacale, universitario, scolastico, artigianale. E’ possibile che a Casoria tutti dormano o sono rassegnati al male incombente? Il clero e  i religiosi seguano l’esempio del loro Arcivescovo: si realizzi un Giubileo anche a Casoria. Aprano gli oratori e gli spazi contigui alle parrocchie e li offrano nei fine settimana ai ragazzi, dando loro la possibilità di divertirsi in maniera sana., accogliendo  anche la proposta di serate di ballo e di musica. Un fatto del genere è accaduto proprio ieri: i giovani della parrocchia S. Antonio Abate hanno organizzato nel salone parrocchiale, per i ragazzi del quartiere, una festa in maschera in occasione del Carnevale. A questa manifestazione festosa hanno associato anche una ammirevole iniziativa di solidarietà: sono stati raccolti fondi per una comunità del Sud America.  Ecco, allora, una delle proposte per uscire dalla melma dell’immobilismo e per venire incontro al mondo adolescenziale locale, chiudendo nel Palazzo di piazza Cirillo i  politicanti inetti: “I GIOVANI AIUTINO I GIOVANI”

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