Al teatro Orazio Grazia Scuccimarra

Sabato 19 e domenica 20 gennaio il Teatro Orazio presenta uno degli appuntamenti più attesi dell’intera stagione teatrale. Dopo 30 anni di assenza dalle scene napoletane, ritorna una delle più grandi protagoniste del teatro, Grazia Scuccimarra. L’indomita, aggressiva, ironica, arguta e coinvolgente artista propone uno dei suoi maggiori successi, “Noi, le ragazze degli anni 60”. Andato in scena per la prima volta nel 1982, lo spettacolo è divenuto un classico del teatro comico contemporaneo ed ha superato ormai le 2.000 repliche, in Italia e all’estero. Attualissimo per lucidità di analisi e vis comica, il testo fa emergere con incisività i paradossi di una realtà cui l’autrice guarda senza incanto, grazie ad una satira immediata, diretta e trasparente.

Il testo prende di mira, in chiave ironica e pungente, i giovani degli anni 60; il modo di amare, vestire, studiare,

sognare, atteggiarsi, fare politica, in un’epoca così piena di tradizioni e fermenti insieme.
Il risultato è la radiografia di una generazione, vista attraverso la lente degli anni 80, 90 e 2000.
Il filo conduttore dello spettacolo si snoda dall’adolescenza delle ragazze degli anni 60 fino ai giorni nostri, con un interrogativo costante: che fine hanno fatto le ragazze degli anni 60? Restano inesorabilmente coinvolti nella satira – ora come accusati, ora come accusatori – quelli che furono i giovani degli anni 60 da un lato, e i giovani d’oggi dall’altro.
La Scuccimarra, attrice comica di straordinaria intelligenza e cultura, sa come prendere il suo pubblico, lo travolge con la sua verve, con la sua maliziosa analisi dei pregi e dei difetti di chi ci circonda, con la sua critica spietata della politica e della società, ma sempre con un malizioso e esilarante serrato dialogo con il pubblico, che si riconosce nelle tante situazioni raccontate. Grazia Scuccimara, dal suo esordio artistico avvenuto nel 1979 con “Successo”, un testo che ironizzava sul mondo dello spettacolo, ha all’attivo ben 24 spettacoli, tutti interamente scritti, diretti ed interpretati da lei stessa. Nel corso della sua lunga carriera non manca qualche apparizione sul grande schermo; si ricorda l’esordio con Pupi Avati nel film “Impiegati” del 1984 e la partecipazione nel famoso “32 Dicembre” di Luciano De Crescenzo. Tra i prestigiosi premi che le sono stati assegnati ricordiamo il Premio Taormina: “Una vita per il teatro” nel 1988 e il Premio della Società Dante Alighieri per la cultura ricevuto nel 2005.

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