Aiuto, le guardie!

Vi racconto come sono iniziate le indagini al Comune di Casoria. Un po’ di storia non fa male. Stiamo vivendo l’ennesimo periodo di gestione commissariale e nell’augurare alle tre Signore che stanno gestendo la cosa pubblica un buon lavoro, andiamo un po’ all’indietro, a tanti anni fa.

Erano le nove e trenta di martedì 9 marzo del 2000, quando il Segretario Generale del Comune, Tommaso Romano, comunicò al Sindaco di allora, Giosuè De Rosa, da pochi mesi Sindaco della Città, che, in giro per gli uffici del Comune, c’era stata, per 49 giorni lavorativi, un’ispezione arrivata da Roma ed inviata dal Ministero della Funzione Pubblica e dal Ragioniere dello Stato (allora era Monorchio ndr). Il tam – tam cominciò a rullare e la notizia fece il giro del Palazzo Municipale. C’era chi gongolava e chi tremava. Non vi dico! Uno spettacolo da film dell’orrore.

 

E veniamo ai tempi di oggi: a pochi giorni prima della caduta di questa Amministrazione e di questo Consiglio Comunale.

Carfora, nonostante lo scioglimento ormai prossimo, sperava in una pace politica, confidando in nuove alleanze. Ha sempre chiesto, è vero, fino ad arrendersi o a dimenticarlo, risposte ai suoi dirigenti ma anche agli assessori, ai capigruppo consiliari e perfino al Presidente del Consiglio Comunale, Stefano Ferrara, di convocare un consiglio comunale per discutere sulle 150 pagine della relazione sulla verifica amministrativa – contabile dell’Ispettore del Ministero di Economia e Finanze.

Le vecchie cere del Consiglio Comunale, quelli che non si sa perché ci sono e non sanno neanche se ci sono, si affannavano a testimoniare solidarietà al Sindaco ed al gruppo a lui vicino.

Ritornando alla storia, invece, del passato: fu in quella occasione che il sottoscritto organizzò la riunione politica tenutasi il 12 giugno, sempre del 2000, al Madrinato San Placido, per parlare di trasparenza e legalità ed anche nel tentativo, un po’ presuntuoso da parte mia, di rifondare la coscienza civile a Casoria.

Tentai, purtroppo invano, di portare allo scoperto AN, come oggi e da qualche mese sto facendo con Fratelli d’Italia, il gruppo, ex Azione Giovani, che ha quale leader Giorgia Meloni; un partito che ha come obbligo, per tradizione e per statuto, di fare della legalità la sua bandiera e che ha qualificati ed indiscussi dirigenti Luca Scancariello e Giuseppe Notaro. Spero di riuscire a coinvolgere in questa Idea persone dal diverso colore politico. Penso ai giovani e agli anziani del PD, Casoria Possibile, Laboratorio Democratico, penso a Sinistra Critica e a Terranostra occupata, ai Cristiano Sociali,  ai Socialisti, ai Verdi ecc.

Nel 2000 partì un patto di belligeranza nel nome della legalità.

Invece nel 2015 il muro contro muro si è realizzato in una guerra fratricida tra Casillo e i suoi seguaci contro Carfora ed i suoi. Carfora, e va detto, tentò in tutti i modi di evitarlo e chiese, invano, di convocare il Consiglio Comunale con all’ordine del giorno il Bilancio.

Per il Comune di Casoria, invece, si è verificato un nuovo scandalo e nuovo caos. Dimissioni dal notaio e scioglimento avvenuto.

Nei prossimi mesi molti nodi verranno al pettine: lo scioglimento del Consiglio Comunale a seguito delle dimissioni dei 13 consiglieri non eviterà l’esame e la discussione sulle interrogazioni inviate da Polizio e Pugliese al Ministro degli Interni, alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica, riguardante le verifiche amministrative – contabili arricchite sempre da elementi nuovi quali Casoria Ambiente ed altro. Adesso, solo adesso, cominciano ad arrivare i risultati.

 

 

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