Adotta una parola

Al giorno d’oggi adottare è un verbo molto discusso in Italia : coppie rigorosamente etero e con molte difficoltà possono adottare bambini; si possono adottare cani o altri animali,  che hanno subito maltrattamenti; chiunque può adottare un bambino a distanza; o si possono adottare misure per qualcosa che si voglia fare o frenare; ma quello che forse non sapete è che si possono adottare le parole! Io ho appena adottato il lemma “disinformazione”, e ho un certificato di adozione a darne prova. E la mia scelta non è stata casuale, ma molto attenta, l’ho adottata per combatterla e in primis raccontandovi di questa fantastica iniziativa ideata dalla Società Dante Alighieri con il sostegno di Io donna, supplemento del Corriere della sera. La campagna “Adotta una parola” è

partita dalla Società Dante Alighieri con la collaborazione di quattro dizionari,Devoto Oli, Garzanti, Sabatini Coletti e Zingarelli, per preservare e salvaguardare una specie in estinzione: la lingua italiana. L’adozione di una parola potrebbe sembrare una bizzarria; costituisce invece un’opportunità perché parliamo anche di diversità culturale e la lingua, indubbiamente, ne è parte integrante – spiega il linguista Massimo Arcangeli, Responsabile scientifico del PLIDA -. Adottare una parola può costituire una vera e propria missione civile e culturale, oltre a rappresentare un modo di ridare senso ai tanti piccoli gesti simbolici di cui si ha sempre bisogno». L’uso che facciamo di questa lingua tutti i giorni, non solo è riduttivo perché è talmente ricca che usare sempre le stesse parole è uno spreco, ma spesso è anche oltraggioso, visto che spesso su giornali, muri, documenti e quant’altro compaiono strafalcioni incredibili. Non si tratta tanto di complessità, perché la semplicità e la chiarezza, a mio avviso, sono sempre ripagate, quanto di vastità, abbiamo a disposizione una svariata possibilità di lemmi e quindi di linguaggi non accontentiamoci. E poi a differenza delle adozioni in generale, quella delle parole è facile e veloce. Ogni iscritto potrà adottare la sua parola preferita selezionandola dalla lista disponibile sulla pagina dedicata al progetto (http://adottaunaparola.ladante.it), indicare la motivazione della scelta e la sua citazione preferita, sottoscrivere una dichiarazione simbolica nella quale si impegna a promuovere la parola quando ne ha l’occasione, invitare gli amici a partecipare, monitorare l’uso proposto della parola attraverso vari canali, segnalandone usi non appropriati o nuovi significati rispetto a quanto documentato dai dizionari. In questo modochi partecipa al gioco diventa custode della parola, riceve un certificato elettronico e mantiene questa qualifica per un anno.

 

Allora che aspettate ad adottare anche voi!

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