Addio al biglietto Unico Napoli. Le tariffe del trasporto pubblico continuano ad aumentare.

Molti cittadini sono ancora all’oscuro del fatto che dal 1° Gennaio 2015 in Campania è cambiato il sistema tariffario per il Trasporto Pubblico Locale. Alla soglia dei suoi vent’anni il biglietto Unico gestito dal Consorzio UnicoCampania vede il suo tramonto, sostituito dal TIC, il Ticket Integrato Campania, che pur essendo in vigore da pochi giorni ha già creato scompiglio nella regione Campania. Con esso sono stati reintrodotti i cosiddetti biglietti aziendali, i quali affiancano i biglietti integrati, stimando la somma di circa 300 tipi di titoli differenti: ogni Azienda di trasporto avrà propri biglietti e abbonamenti utilizzabili su qualunque mezzo di quella Azienda.Ma ciò che più sta creando problemi è il fatto che si paga di più ricevendo meno in cambio: l’U1 che un tempo costava 1.70 euro e che aveva una copertura oraria di 120 minuti, è stato rivoluzionato dal TIC NA Fascia 1 il cui prezzo è di 2 euro per 100 minuti. Le fasce NA si applicano per viaggi da e per Napoli da un Comune delle fasce di appartenenza a Napoli o viceversa, fasce che adesso sono 16.
Chi invece acquistava i biglietti Trenitalia N1 per giungere a Napoli e quindi utilizzava solo mezzi di trasporto di questa Azienda vedrà un aumento da 1.40 a 1.50 euro.
La vera partenza in tutta la Campania delle nuove tariffe ci sarà il 7 gennaio, quando uffici e scuole riapriranno, per ora però già si sta assistendo a lamentele su ogni fronte, tanto che il comune di Pozzuoli presenterà ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per annullare il nuovo piano tariffario del trasporto pubblico locale, dato che a detta del sindaco della città, Vincenzo Figliolia “Si tratta di un sistema che penalizza migliaia di utenti con rincari enormi a fronte di continui disagi e disservizi.”

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