Qualche settimana fa vi abbiamo parlato di “Garanzia Giovani”, l’iniziativa promossa dall’Unione Europea per aiutare i ragazzi tra i 15 e i 29 anni ad entrare nel mondo del lavoro, e vi avevamo esposto le nostre perplessità circa l’attivazione del progetto nei tempi stabiliti (l’iniziativa prevede la convocazione del giovane presso il centro per l’impiego di riferimento al massimo entro 60 giorni dalla sua adesione a “Garanzia Giovani”).
Ebbene, a 96 giorni dall’avvio del progetto nella nostra regione, quelli che erano soltanto dei dubbi si sono rivelate delle amare constatazioni. La Campania, con le sue 23.762 adesioni, che la portano ad essere al secondo posto in fatto di numero di iscritti (al primo posto c’è la Sicilia), è nettamente in ritardo rispetto alle altre regioni. Questo ritardo è dovuto ad una serie di fattori: in primis la disorganizzazione amministrativa regionale, seguita dall’inadeguatezza dei CPI a svolgere il compito affidatogli e come se tutto ciò non bastasse ci sono anche le aziende a dare il loro contributo, sono infatti pochissime quelle che hanno aderito al progetto. La domanda è infatti maggiore dell’offerta. La“Garanzia Giovani” quindi, almeno qui al Sud, a dispetto del nome, sta garantendo ben poco ai giovani e potrebbe rivelarsi un vero flop. A fronte di tante adesioni la macchina organizzativa sta procedendo con troppa lentezza. E al danno si aggiunge la beffa. Far partire i primi colloqui conoscitivi presso i CPI solamente a metà luglio e svolgerli fino al giorno 31, per poi riprenderli a settembre, è una presa in giro. La drammatica piaga della disoccupazione giovanile sembra essere un problema impossibile da arginare, eppure Severino Nappi, Assessore al Lavoro della regione Campania, ospite questa mattina della trasmissione televisiva “Mattino in famiglia Estate”, ha parlato di “Garanzia Giovani” come “una grande scommessa” per la nostra regione, ed ha precisato che la Campania rispetterà i tempi di attuazione del progetto. Ma come sarà possibile? Lo stesso Nappi, ha confermato che “i CPI funzionano male”, come fa dunque ad essere così ottimista rispetto alla “Garanzia Giovani”se sono proprio i CPI a gestire i contatti tra giovani e aziende?! Se come afferma Nappi “investire sui giovani è decisivo”, la Campania ad oggi non ha dimostrando di essere in grado di farlo.
Chissà, magari dopo aver goduto del meritato (?) risposo estivo, chi di dovere riuscirà a porre rimedio a questa sconfortante e inconcepibile situazione…