Il Casoria ha bisogno del San Mauro, il percorso è a buon punto

Il ritorno del calcio a Casoria grazie al grande lavoro svolto dal presidente Fabio Baraldi, ha evidenziato ancor di più le lacune politico-strutturali sulla mancanza di un campo di livello pronto ad ospitare la squadra della città.

Noi redazione di CasoriaDue abbiamo seguito da vicino le vicissitudini legate allo Stadio San Mauro, quella che dovrebbe essere la casa dell’SSC Casoria. Il lavoro a contatto diretto tra il direttore Nando Troise e il sindaco Raffaele Bene ci ha permesso di mantenere costanti gli aggiornamenti sulla buona riuscita dei lavori.

Le ultime notizie forniteci rivelano che il percorso che potrebbe portare i tifosi viola a seguire da vicino le imprese della propria squadra del cuore si troverebbe a buon punto. Il San Mauro aveva subito uno stop a causa della mancanza di alcune qualifiche ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione). Ormai però, si tratta di una pura questione di tempo prima che avvenga la pubblicazione del bando ufficiale che sbloccherebbe definitivamente una situazione contorta.

Lo stesso presidente del Casoria, in un’intervista ai microfoni ufficiali della società aveva parlato della situazione. Ecco quanto dichiarato: “Stadio San Mauro?  Il risultato sportivo non può né deve dipendere esclusivamente da un singolo presidente, poiché per praticare sport ad un livello elevato sono necessarie le strutture, nella fattispecie uno stadio. È ammissibile immaginare il Napoli senza lo stadio ‘Maradona’ ed imporre al club di De Laurentiis di disputare le proprie partite casalinghe magari a Caserta, a Torre del Greco o in qualsiasi altro luogo che non sia Fuorigrotta? Si tratta di un’eresia, come è un’eresia obbligare il Casoria a giocare a Pomigliano. Malgrado i ringraziamenti costanti da esprimere alla famiglia Pipolo per l’accoglienza a Pomigliano, sarebbe un vero piacere se la SSC Casoria 1979 Casoria potesse giocare a Casoria allo stadio ‘San Mauro’“.

Oltre alla questione geografica (non di minore importanza), la possibilità per il Casoria di disputare le proprie partite casalinghe in città, significherebbe permettere una crescita costante della società sotto 3 punti fondamentali: economico, d’immagine e d’appartenenza. Il tifoso infatti, per sentirsi parte di una squadra ha bisogno di riscontrare in essa qualcosa che lo rappresenti, a partire dalle proprie origini.

 

Francesco Iodice

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