Incubo amianto – la Chiesa di San Benedetto

Spesso ai bambini capita di fare brutti sogni. Gli incubi li spaventano, li agitano, li preoccupano. Quando poi tornano alla vita cosciente, e realizzano, anche grazie all’aiuto dei genitori, che le terribili vicende vissute sono state soltanto frutto della propria attività onirica, si sentono sollevati e si apprestano a riprendere la propria quotidianità ripetendosi che i mostri non esistono e che tutto andrà bene.

Ogni giorno la città di Casoria si risveglia impaurita e turbata a causa di mostri, mostri che però, a differenza di quelli dei bambini, sono drammaticamente reali, per cui continuare a ripetersi che tutto andrà bene risulta assolutamente vano.

I mostri che minacciano la nostra città sono vari. Uno dei più temibili e minacciosi, anche per la sua capacità di agire in silenzio sotto agli occhi di tutti, è l’amianto.

Casoria è piena di amianto. C’è amianto negli ex stabilimenti industriali della Rhodiatoce, della Resia, e dei Tubi Bonna, i cui lavori di bonifica non sono mai stati accertati. C’è amianto nella ex discarica Cantariello e c’è amianto anche in pieno centro storico sul tetto del palazzo accanto alla Chiesa di San Benedetto.

La presenza del minerale cancerogeno sul tetto dell’edificio è stata individuata nel 2011, ma per una serie si assurdi cavilli burocratici che riguardano l’attribuzione di proprietà, fino ad ora non è stato possibile procedere alla rimozione. Il materiale ha così continuato a sgretolarsi indisturbato anno dopo anno minacciando seriamente la salute dei cittadini.

L’amianto è un materiale altamente tossico. L’esposizione prolungata può procurare preoccupanti patologie se non addirittura cancri alle vie respiratorie, e a Casoria, ha confermato l’indagine del progetto di studio EPI.CA (messo a punto dal Distretto 43 Asl Na 2 Nord), si verifica una patologia al giorno.

Un vero fardello, che dovrebbe spaventare anche le nostre Autorità, ma che invece viene preso sottogamba.

L’incolumità dei cittadini dovrebbe essere interesse primario dell’Amministrazione municipale, ma Casoria è una città dai mille paradossi e controsensi.

L’Amministrazione dovrebbe verificare la presenza di materiali tossici sul territorio e prendere dei provvedimenti per la rimozione.

Nel caso specifico della Chiesa di San Benedetto, pur essendo l’edificio un bene privato e non comunale, trattandosi comunque di un luogo destinato alla collettività, un intervento da parte delle Istituzioni sarebbe stato doveroso.

Sollecitiamo pertanto le nostre Autorità ad un tempestivo interessamento.

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