Stadio San Mauro sottratto alla città da tredici anni

Martedì 4 ottobre il sindaco Carfora incontrerà, nelle stanze di palazzo Cirillo, Mauro Russo promotore del ritorno del calcio a Casoria. La riunione ha per oggetto i lavori di ristrutturazione dello stadio comunale San Mauro. Diverse le mail che Russo (di origini casoriane, ma che vive a Rimini) ha inviato al sindaco Carfora. Non tutti i messaggi hanno ricevuto risposta. Mauro Russo, Vincenzo Sollitto e Antonio Frezza, sono coloro che hanno ricominciato a parlare del ritorno di una squadra di calcio a Casoria e che si stanno impegnando in tal senso attraverso solleciti ed incontri con il sindaco. Il “progetto calcio” ideato dai tre prevede come innanzitutto l’iscrizione della squadra viola al prossimo campionato. Dopo un primo incontro tenutosi tra primo cittadino e Mauro Russo, nel mese di giugno in seguito alla manifestazione organizzata dagli sportivi del territorio per sollecitare l’amministrazione a ripristinare il San Mauro, un secondo faccia a faccia lo si terrà questo martedì.  Lo stadio comunale San Mauro, così intitolato in onore del Santo Patrono, è chiuso da tredici anni. Abbandonata e diroccata la struttura necessita di capillari lavori di ristrutturazione che però tardano a cominciare. Una lentezza burocratica incredibile accompagna la storia dell’impianto sportivo ubicato tra via Tenente Formicola e viale Olimpico, teatro un tempo di gloriose partite di calcio della squadra viola. Risale al 1999 la decisione di chiudere lo stadio perché ritenuto inagibile. Nove anni dopo, nel 2008, a seguito del contributo da parte del Ministero dell’Interno di 1.367mila euro per la realizzazione di opere relative a sfere di investimento, venne stabilito con delibera del consiglio comunale, di destinare

900mila euro per l’esecuzione dei lavori di manutenzione dello stesso. Fu approvato il progetto esecutivo e la gara d’appalto poteva essere immediatamente indetta, invece lo fu solo un anno dopo, nel dicembre del 2009.Siamo oggi alla fine del 2011 e i lavori non sono partiti. E’ stato, due mesi fa circa,predisposto il cantiere con opere di pulizia e taglio del manto erboso che aveva raggiunto altezza inverosimile. Oggi tutto è fermo. L’erba sta ricrescendo e il San Mauro continua lentamente a deteriorarsi. Sono diverse le squadre di calcio che in questi anni hanno espresso il desiderio di potersi allenare nel San Mauro. Il Neapolis che gioca in serie C2 aveva, prima di rivolgersi alla città dio Frattamaggiore, pensato di allenarsi a Casoria; medesima intenzione era stata manifestata dall’ internapoli che gioca in serie B. Mentre Casalnuovo costruisce il suo stadio, Frattamaggiore ha edificato un impianto che è un gioiello per gli sportivi, Casoria lascia crollare una struttura che se adeguatamente ripristinata potrebbe essere un fiore all’occhiello per il territorio; un impianto che molte città d’Italia invidierebbero. Lo stadio comunale non è poi solo calcio. Esso potrebbe essere utilizzato per molteplici attività sportive. In molti ricordano i fantastici giochi della gioventù che le scuole del territorio organizzavano proprio all’interno dello stadio comunale. Intorno all’attività sportiva potrebbero, inoltre, essere creati nuovi posti di lavoro e attività commerciali, in un territorio che gravemente soffre il dramma della disoccupazione. Idee e risorse per far risorgere il territorio esistono. Ciò che sembra mancare è la volontà. Intanto il gruppo di tifosi viola riunitisi nel club “Ultra boys Casoria”, dopo la manifestazione per le strade cittadine volta a richiamate l’attenzione delle istituzioni sul tema, stanno pensando ad altre iniziative da realizzare. Non si arrendono i tifosi che, a gran voce, chiedono che il sogno di rivedere il calcio a Casoria, diventi realtà con la ristrutturazione dello stadio comunale.

 

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