Riceviamo e pubblichiamo: Sicta a rischio di estinzione

Consorzio napoletano verso la chiusura con trasferimento dei dipendenti a Roma
Il SICTA (Sistemi Innovativi per il Controllo del Traffico Aereo) è un consorzio di proprietà di ENAV S.p.A. (ex Ente Nazionale Assistenza al Volo) dal 1993 con finalità di Ricerca nel dominio Air Traffic Management / Communication Navigation Surveillance (ATM/CNS) con sede in Napoli nella torre di controllo dell’aeroporto di Capodichino e composto da laureati con un alto profilo professionale. Il Consorzio svolge principalmente attività di ricerca e sviluppo cooperando con le comunità scientifiche nazionali ed internazionali.

Oltre a rappresentare ENAV S.p.A. nei principali programmi e progetti di ricerca europei nell’ambito della gestione del traffico aereo (es. SESAR, Horizon 2020), i dipendenti del SICTA svolgono numerose attività per la Capogruppo relative il core business aziendale.

Come conseguenza delle politiche di privatizzazione di ENAV S.p.A., il Direttore Generale, nonché Presidente del SICTA, insieme a Risorse Umane, Relazioni industriali e Rapporti Sindacali contrattazione Nazionale di ENAV S.p.A., in riunioni ufficiali, hanno confermato lo scenario che vedrà coinvolto SICTA nell’immediato futuro. Nello specifico hanno sottolineato, durante l’ultima riunione tenutasi il 17/10/2016 nei locali SICTA di Napoli, che la Capogruppo ENAV S.p.A., in seguito ad un preciso mandato del Governo, ha deciso di mettere in atto una politica di ottimizzazione che implica l’internalizzazione delle risorse all’interno del gruppo ENAV, visto il forte interesse per le figure professionali di SICTA. Inspiegabilmente tale operazione prevedrebbe un trasferimento di sede; la decisione presa infatti è quella di trasferire i dipendenti nelle sedi del gruppo di Roma. Inoltre i dipendenti del Consorzio SICTA, nonostante l’esperienza e la collaborazione ventennale con ENAV S.p.A., potrebbero rischiare di essere trasferiti e assorbiti non dalla capogruppo così come ci si aspetterebbe, ma bensì da un’altra società del gruppo, creando una scatola cinese.

Alla esplicita richiesta da parte delle organizzazioni Sindacali e delle RSU SICTA, manifestata agli attori sopra citati, di chiarire le motivazioni per tale cambiamento di sede, non sono state fornite risposte. Infatti è importante precisare che il mantenimento dell’attuale sede di lavoro non comporta un aggravio di costi, essendo tutte le risorse attualmente impiegate all’interno di una struttura di proprietà di ENAV S.p.A.. Inoltre l’infrastruttura tecnologica utilizzata attualmente è già pienamente integrata con quella della capogruppo (LAN e differenti servizi elettronici / informatici), come risultato di un progressivo processo, di condivisone di servizi centralizzati (Shared Services). Per di più non esistono vincoli di processo che impediscono di continuare a svolgere a Napoli le attività lavorative per le funzione di ENAV S.p.A.. A questo si aggiunge l’ingente investimento di ENAV S.p.A. per la “info mobility”, ossia uno strumento che permette l’uso delle tecnologie informatiche e non solo, a supporto della mobilità e degli spostamenti. In fine si evidenzia che nell’attuale struttura organizzativa di ENAV S.p.A. esistono diverse realtà in cui la governance è esercitata in un luogo e le risorse sono delocalizzate sul territorio nazionale ed internazionale. Tale situazione è già presente nella sede di Napoli.

Di conseguenza tutti i dipendenti rimangono allibiti dinanzi a tali decisioni, infatti, per quanto citato precedentemente, non si comprende perché l’internalizzazione dovrebbe comportare il trasferimento a Roma, in particolar modo dopo le tante dichiarazioni del Presidente del Consiglio Renzi e del Presidente della regione Campania De Luca, in cui in contraddizione con quello che sta realmente accadendo, dicono di voler rilanciare il Sud ed in particolare il comparto aerospazio. Tutto ciò risulta ancora più grave se si pensa che ENAV S.p.A. è controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e vigilata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

A tal proposito, il mantenimento delle attuali sedi di lavoro e l’integrazione come dipendenti nella capogruppo ENAV S.p.A., da tempo unica azienda di riferimento per commesse ed attività rappresentano l’evoluzione naturale per i dipendenti SICTA.

I dipendenti SICTA sono fiduciosi in una proficua collaborazione e in un decisivo appoggio da parte dei Media e delle Istituzioni per informare, monitorare e sostenere il processo descritto, al fine di fermare il depauperamento del comparto aerospaziale Campano oltre che garantire la propria tutela sia dal punto di vista sociale che contrattuale.

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