Rapina a un’orologeria nei pressi di via Carducci

Martedi 19 Luglio.Ore 17,30, circa: si avvertono degli spari provenire da via Carducci, seguiti da urla. “C’è stata una rapina a un’orologeria” – racconta, visibilmente scossa, una signora che si ferma a parlare con un esercente di via Principe di Piemonte. Un signore anziano, che abita in via Torquato Tasso, dice di aver sentito degli spari, seguiti da urla. Sul luogo della rapina è giunta tempestivamente  una volante dei carabinieri, i quali, dopo aver raccolto tutti gli elementi utili per le indagini, sono andati via mentre vi sopraggiungevo,  Si forma un crocchio di persone che commentanol’accaduto. “Mi è stato riferito che qualcuno è stato gambizzato”- spiega una donna di mezza età – “ma non mi hanno indicato chi possa essere la vittima, se il titolare, qualche dipendente o un  cliente che si trovava nel negozio”.

 

Si discute, anche animatamente; è percepibile, dal loro tono e dalle espressioni del viso, la forte preoccupazione per i furti, per gli scippi e per le rapine che accadono con una certa frequenza. Un signore avanza l’ipotesi che sia avvenuto un raid punitivo per il rifiuto del pagamento del pizzo. Come sempre succede in questi casi, ciascuno è portato a dire la sua: le opinioni sono diverse, ma tutti concordano sul fatto che Casoria ,ormai, è alla mercé dei delinquenti e che soprattutto gli esercenti rischiano grosso. “Il territorio va presidiato” -sbotta, accalorandosi un uomo – “da anni si avanza la richiesta del vigile di quartiere”, ma nella nostra Città i tutori dell’ordine sono come mosche bianche”.

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