Problematica contributo fitti per i meno abbienti 2007-2008

Dopo le diverse polemiche di questi giorni, è arrivato il momento di fare chiarezza su questo argomento, poiché non sono un visionario, e, per di più, mi sono reso conto che anche gli addetti ai lavori ne sanno davvero poco.

All’inizio del febbraio 2011, dopo un po’ di attesa, è stata finalmente affissa la graduatoria degli aventi diritto al contributo al “Fondo Nazionale per il Sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione”.

La graduatoria, comprendeva un elenco di oltre 1.300 persone, suddiviso in due diverse fasce: una prima contenente tutti coloro a reddito zero fino ad un reddito massimo di 10.000 euro; ed una seconda che partiva da 10.000 euro e arrivava fino ai 15.000 euro di reddito.

Nella prima fascia quest’anno c’è stato un gran numero di richiedenti a “reddito zero”, quindi il fondo economico stanziato – che copriva solo i primi 430 della graduatoria -, è stato accaparrato, per la gran parte, da costoro; mentre il sottoscritto – pur avendo pieno diritto al contributo -, veniva tagliato fuori dai pagamenti, poiché collocato in una posizione molto bassa della lista.

Presso l’albo pretorio del Comune di Casoria, però, non posso fare a meno di notare un avviso pubblico nel quale viene dichiarata l’espulsione di un certo numero di persone – dalla stessa graduatoria affissa all’albo -, a causa di dichiarazioni mendaci. Nello stesso, viene comunicato che per costoro saranno presi gli opportuni provvedimenti di legge e segnalati, dunque, alle autorità preposte. Questo provvedimento, lasciava così spazio a coloro che erano, inizialmente, stati esclusi, essendo stati ritenuti nulli almeno 35 nominativi. Il mio primo impulso, è stato quello di segnalare tutta questa situazione alla stazione dei Carabinieri di Casoria, sporgendo una denuncia formale; dopo di che ho spiegato la situazione anche al Commissario Prefettizio, subentrato al posto dell’amministrazione Ferrara, il quale mi rassicurò offrendo il suo supporto a questa delicata situazione. Dopo circa una settimana, mi reco agli uffici di via Po, dove vengo a conoscenza di un ordine di servizio con il quale si invitava l’ufficio a verificare nuovamente tutta la graduatoria; in pratica il V Settore doveva garantire un nuovo controllo effettuato attraverso il meccanismo della certificazione Siatel. Trascorsa qualche altra settimana, mi reco ancora in via Po e vengo informato sui riscontri che si stavano svolgendo: era confermata la percentuale di non aventi diritto e cioè più del 30%, per cui sarei sicuramente rientrato nella graduatoria. Dopo qualche tempo passando, ancora per via Po, vengo a sapere che i riscontri erano fermi perché la password per entrare nel sistema di controllo non funzionava più a causa – comunicarono gli addetti ai lavori -, di un abbonamento scaduto e mai rinnovato. Quindi il ritardo, ancora una volta, sembrava essere dovuto alla noncuranza di chi dovrebbe gestire con dovizia ed attenzione il Settore in questione.

Ma, arriviamo a questa settimana. Per l’ennesima volta torno in via Po, precisamente mercoledì 22 giugno 2011, e dai soliti funzionari scopro che i controlli non sono stati più esercitati e che: poiché il 10% – come legge vuole – era stato riscontrato; poiché i fondi Regionali erano arrivati e viste le pressioni degli aventi diritto, l’ufficio aveva ricevuto ordine di mettere in pagamento i contributi. Come? Mi domando! Senza ri-verificare? Quindi c’è ancora gente tagliata fuori a causa di brogli di terzi?

Non posso rimanere a guardare, il giorno successivo intraprendo così una campagna di volantinaggio per denunciare lo stato delle cose, non immaginando che, in quel medesimo giorno, tutta l’amministrazione stava lavorando sullo stesso problema. A partire da quella data – non so se sia o meno un caso -: l’ufficio casa comunicava che dal mese di aprile la password per i controlli non funzionava; l’assessore alle Politiche Sociali invitava a completare i controlli su tutti gli aventi diritto; il Sindaco chiedeva ai responsabili se erano stati compiuti i controlli. E’ lecito sospettare, dunque, che se “polemica” fosse mai avvenuta, questi contributi sarebbero scattati senza dare vita ad ulteriori e necessari controlli.

Solo per fare chiarezza.

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