Pdl Casoria Giovani

PdL Casoria Giovani

Spese legali (?): Il Comune di Casoria ha speso sessantamila euro in soli due mesi in incarichi legali.

Fiumi di denaro in consulenze e incarichi esterni in materia legale, e tutto senza una straccio di selezione pubblica che preveda criteri chiari e trasparenti. Soldi pubblici distribuiti in barba all’economicità e mortificando le competenze dei professionisti del territorio.  Per i soli mesi di aprile e maggio l’ammontare di tali incarichi ha sfiorato i sessantamila euro come si può evincere dalle determinazioni numeri 73, 158, 182,183, 184, 191, 196, 203, 205, 207, 214, 220, 223 del 2013.

 

Ciò che stupisce è che tali incarichi vengano conferiti senza nessuna parvenza di selezione. Difatti, quest’amministrazione non ha mai provveduto ad indire un avviso pubblico per costituire una short-list di avvocati di fiducia dell’ente comunale, che qualificasse questi ultimi per i titoli e le esperienze maturate e a seconda dei vari settori di specializzazione. Risultato? Incarichi dati “intuitu personae” ai soliti noti, mortificando il merito e la professionalità di tanti professionisti casoriani.

 

Non solo non sono prefissati i criteri per l’attribuzione degli incarichi ma nemmeno risultano stabiliti i parametri per la quantificazione delle competenze professionali e le loro modalità di pagamento, che, invece, sono stabiliti di volta in volta a seconda del caso. In altri Comuni limitrofi al nostro, ad esempio, sono rigidamente prefissate sia l’entità delle competenze (sovente inferiore a quella liquidate dal Comune di Casoria) che le modalità della loro corresponsione.

Spesso, inoltre, il medesimo professionista risulta destinatario di diversi incarichi, non di rado in settori diversi (civile, amministrativo, penale), benchè la concorrenza nel settore non manchi di certo.

Nel rendiconto di gestione 2012, approvato poche settimane fa dal consiglio comunale, non si riesce a scovare traccia di quanto l’amministrazione abbia speso globalmente nell’ultimo anno  per incarichi e spese legali.  Alcuni organi di stampa locale riferiscono che il Comune sia arrivato a spendere addirittura circa seicentomila euro negli ultimi due anni. Una cifra esorbitante se si pensa a quanti servizi si potrebbero realizzare con quella cifra. Le relazioni di Giunta e del collegio dei revisori dei conti (composto dai dott.ri Bonaventura Tralice, Luigi Maiello e Ciro Di Matteo) non chiariscono nulla al proposito. Nella relazione dei revisori si legge laconicamente che i dettagli sulle consulenze esterne (nomi dei professionisti e importi liquidati) sono presenti sul sito web del Comune di Casoria. Peccato che l’albo pretorio del Comune visualizzi solo gli atti pubblicati negli ultimi due mesi circa.

Il Comune, inoltre, tramite un avviso pubblico dell’autunno 2011, ha selezionato due avvocati per la sostituzione in udienza innanzi all’ Ufficio del Giudice di Pace nei procedimenti che vedono coinvolto il Comune di Casoria. Tale incarico viene pagato duemila euro ciascuno al mese. I termini dell’avviso, che è stato riproposto lo scorso dicembre,  non sono molto convincenti: in particolare non si capisce per quale motivo i candidati debbano essere iscritti al massimo da cinque anni all’Ordine degli avvocati e non si comprende in base a quali criteri essi vengono selezionati. I due professionisti selezionati hanno ricevuto lo scorso anno ventiquattromila euro solo per presenziare alle udienze innanzi al Giudice di pace. Per tale cifra non hanno prodotto atti né hanno provveduto agli adempimenti di cancelleria (richieste copie, notifiche, ecc…) in quanto il bando si riferisce solo alla sostituzione in udienza.

 

 

 

 

Anche per il reclutamento dei tre tirocinanti dell’ufficio legale non risulta essere stato indetto alcun avviso pubblico. I tre tirocinanti, come si legge chiaramente nelle determinazioni numeri 179, 180 e 215 del 2013, percepiscono 500 euro al mese. Non si discute sull’operato e sul lavoro dei tre praticanti ma anche qui vi sono degli aspetti poco chiari: con quali criteri sono stati scelti i tre praticanti avvocati? Con quale criterio viene loro accordato un “rimborso spese forfetario” di cinquecento euro al mese se ai tirocinanti degli altri settori il Comune corrisponde trecento euro? Perché due praticanti avvocati continuano a lavorare per l’Ufficio legale del Comune e continuano a percepire il rimborso nonostante abbiamo terminato la pratica di avvocato? Non sarebbe più giusto e idoneo selezionare pubblicamente altri giovani dottori in giurisprudenza?

A rendere ancor più insopportabile l’ammontare delle spese legali vi sono poi i numerosi decreti ingiuntivi da parte di professionisti per fatture non pagate. Esempio: architetti e ingegneri ricevono con determinazione degli incarichi da parte del Comune, l’incarico viene eseguito, il professionista emette regolare fattura ma il Comune non paga. A questo punto il tecnico si rivolge al Giudice che emette un decreto ingiuntivo condannando il Comune anche al pagamento delle spese legali e degli interessi. E’ l’ennesimo, ingiustificabile, aggravio di spesa per i cittadini. Ai legali incaricati, invece, le competenze vengono liquidate rapidamente.

Le proposte del Pdl Casoria Giovani sono chiare e semplici: riorganizzazione dell’Ufficio legale per renderlo più efficiente; pubblicazione di un avviso pubblico per la costituzione di una short list di avvocati di fiducia dell’ente; fissazione di un tariffario ad hoc per la liquidazione delle competenze relative alla difesa in giudizio dell’ente; reclutamento dei sostituti di udienza e dei tirocinanti mediante apposito avviso pubblico con determinazione del compenso in base all’attività effettivamente svolta.

Solo la razionalizzazione delle risorse e la trasparenza nel conferimento degli incarichi possono garantire una maggiore efficienza ed al contempo il risparmio di denaro per i contribuenti o, comunque, la sua utilizzazione per migliori fini.

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