Napoli e il suo mare… di spazzatura!!

 

L’emergenza rifiuti partenopea, ormai, non fa più notizia: l’inciviltà popolare diffusa e gli errori politico-amministrativi intrecciati ad altre “faccende” tanto tristi quanto note, fanno parte,  purtroppo, dei simboli della bella Napoli, alla pari di pizza, Vesuvio e mandolino.

Eppure qualcosa si sta muovendo, almeno per tamponare la crisi. L’ Amministrazione comunale, infatti, con la delibera del 24 novembre, ha stabilito che entro il 1° gennaio 2011 si introdurranno misure per la riduzione dei rifiuti, quali: l’ istallazione all’interno di esercizi commerciali della grande distribuzione, di attrezzature per la riduzione volumetrica; la realizzazione di apposite attrezzature di prodotti alla spina sia alimentari, che per l’igiene della persona e della casa; l’ introduzione del sistema del vuoto a rendere per tutti i confezionamenti in vetro e  il divieto di vendita di stoviglie monouso in plastica non biodegradabile. L’accumulo di spazzatura a Napoli e provincia, deriva soprattutto dalla mancanza di siti idonei e di impianti di smaltimento.

Per questo, tra gli ulteriori e numerosi obblighi stabiliti nell’ Ordinanza sindacale, si trova quello rivolto agli esercenti di attività di vendita di prodotti alimentari, i  quali dovranno defoliare i vegetali; allo stesso modo, i titolari di cantieri edili aperti nel territorio cittadino, dovranno utilizzare appositi contenitori per i rifiuti derivanti dall’attività edilizia; i titolari di esercizi pubblici avranno l’obbligo di utilizzare bottiglie di vetro a rendere per la somministrazione di acqua e di altre bevande; tutti i cittadini dovranno continuare a differenziare i rifiuti secondo le modalità vigenti nella propria zona e potranno utilizzare per i rifiuti ingombranti esclusivamente il sistema di conferimento gratuito dell’ ASIA Napoli. E’ imposto, inoltre, il severo divieto di distribuire secondo modalità itineranti volantini contenenti pubblicità commerciali o per manifestazioni sportive e pubbliche e di inserire nei sacchetti utilizzati per i  rifiuti, oggetti taglienti quali vetri, ceramiche e metalli vari. Consapevole della situazione, il Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Napoli 1, ha commissionato all’ASIA  il lavaggio dei cassonetti, la rimozione dei cumuli di rifiuti almeno nelle zone adiacenti ad edifici scolastici ed ospedali e l’utilizzo di prodotti enzimatici per combattere il cattivo odore. La riduzione dei rifiuti ed il riutilizzo delle parti riciclabili sono obiettivi da raggiungere urgentemente, non solo per restituire decoro (almeno paesaggistico) alla nostra Città, ma anche e soprattutto per l’igiene pubblica e per la salvaguardia della salute dei cittadini.

 

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