MONTI PRESENTA L’INFORMATIVA URGENTE ALLA CAMERA

ROMA – MONTECITORIO – ore 16.10 ca, inizia l’informativa urgente del Governo alla Camera dei Deputati.  Il presidente del Consiglio, Mario Monti, comincia a parlare circondato da tutti i suoi Ministri mentre ancora si riempiono i banchetti dei vari deputati. Fuori dal palazzo, sin dalle 16.00, si sentono le voci della protesta che impazzano dalla conferenza stampa fatta ieri nel tardo pomeriggio a Palazzo Chigi. Conferenza stampa che è anche riuscita a determinare il primo picco dello spread italiano da qui a tre mesi.

”Gli interventi anche dolorosi deliberati in Consiglio dei ministri contengono i semi di un’azione che mira a designare l’Italia dei nostri figli: un’Italia seria e capace di esprimere crescita duratura’, questa una delle prime frasi pronunciate da Monti. Senza dubbio in risposta alle accuse fatte al governo per la durezza della manovra presentata. ‘Solo con un robusto avanzo primario e un rigoroso rispetto degli impegni europei e’ possibile tornare agli investimenti e alla creazione di posti di lavoro”. Continua il premier chiedendo anche che tutti, anche i cittadini nei loro comportamenti individuali, devono contribuire a questo

obiettivo. ”Non c’e’ crescita ne’ benessere – infatti – senza una finanza pubblica sana, senza equità, un comune sentire e partecipazione allo sforzo per uscire dalla crisi. Il rigore e’ il presupposto essenziale per l’unita’ ed il volano dello sviluppo’.

”Mai come in questo momento gli occhi dell’Europa e del Mondo sono puntati su quest’Aula, sul nostro Parlamento’, ecco perché il nostro debito ”può arrivare ad avere conseguenze drammatiche sull’Eurozona’

‘La riduzione del debito pubblico e’ una esigenza totale. E ogni deviazione rischia di far sprofondare il paese in un abisso, l’esempio della Grecia e’ vicino”. Ma nel ricordare i cugini più sfortunati e il rischio di seguire il loro esempio, Monti torna ad essere più positivo aggiungendo: ”Ritengo che saremo in grado di superare tutte le fasi del monitoraggio in corso” da parte delle istituzioni internazionali, come la Commissione europea e il Fmi, sul percorso di riforme avviato”. ”Il futuro dell’Euro dipende anche dalle nostre scelte. Se non invertiamo la spirale di crescita del debito le conseguenze sarebbero drammatiche fino a giungere a mettere a rischio la stessa sopravvivenza della moneta unica”. Le misure del governo servono a  ”preservare ed agevolare la capacità produttiva del paese” e  l’aumento delle imposte ”non peserà sui fattori produttivi”,

mentre si cercherà di far contribuire maggiormente ricchezza e patrimonio”.

”Non intendo e ne’ intenderò mai minimizzare l’entità”’ della manovra: ”Si tratta di forti sacrifici”. Monti aggiunge che però saranno sacrifici ”temporanei circoscritti, distribuiti in modo equo, che sono essenziali per

doppiare questo capo molto difficile della vita sociale”

Bisogna superare le province in un’ottica di riduzione dei costi della politica che risponde ad una forte domanda sociale in questo senso. E il Parlamento dovrà prendere l’iniziativa. Monti ha spiegato che ”le province resteranno finché non sarà cambiata la Costituzione” ma che intanto il governo e’ intervenuto per mettere un tetto al numero dei consiglieri promuovendo inoltre una serie di risparmi di gestione sotto le parole d’ordine equità e trasparenza. Durante il discorso i deputati della Lega non risparmiano commenti in negativo. Il più ”attivo” e’ Luciano Dussin, che i colleghi del centrosinistra hanno più volte invitato a tacere. Monti continua a parlare impassibile anche quando Domenico Scillipoti alza la voce e viene zittito dal centrosinistra, e affronta problemi e temi davvero delicati per il nostro paese. ”La preoccupazione per i giovani e’ centrale””L’intervento strutturale a riduzione della spesa ha come momento centrale” la riforma della “previdenza, una riforma strutturale di lungo periodo che affronta con determinazione il tema dell’equità’ con l’estensione a tutti del calcolo contributivo, nonché il tema dell’equità’ intergenerazionale per ridurre il grave squilibrio a carico dei giovani”. Lo ha detto il premier Mario Monti parlando in aula alla Camera. In particolare, Monti ha sottolineato che nella manovra “non c’e’ un capitolo specifico sui giovani ma la nostra preoccupazione per i giovani e’ centrale”.

Verso la fine non manca un ringraziamento alle forze politiche: “Sono grato alle forze politiche che ho consultato, perché hanno consentito a noi ultimi venuti, di preparare un pacchetto bilanciato e accettabile”.

E conclude, parlando dell’Europa, che:  “L’Italia e’ pronta a fare quello che deve fare, ma non vuole che l’Europa non faccia ciò che deve. Armato di questo pacchetto di provvedimenti intendo rappresentare l’Italia con più forza e credibilità, per uno sviluppo più armonico dell’Unione Europea”.

 

 

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