Marzo: un cantiere di iniziative in onore del beato P. Ludovico da Casoria

Marzo: un cantiere di iniziative in onore del Beato P. Ludovico da Casoria

AL SERVIZIO DI DIO E DEGLI ULTIMI

Martedì, 1 Marzo, si è aperto il mese dedicato a Padre Ludovico da Casoria con la Santa Messa celebrata presso la chiesa della casa natale del Beato e presieduta dal decano don Marco Liardo. Vi ha partecipato una rappresentanza di docenti e di alunni  del  I Circolo “S. Mauro”, accompagnati dalla Dirigente scolastica Gerarda Durante. Il programma prevede la celebrazione di altre messe, alle quali parteciperanno alunni di altre scuole casoriane: l’11 Marzo, in occasione dell’anniversario della nascita del Beato, alla celebrazione eucaristica officiata da padre Mauro Zurro, preposito della pontificia basilica di S. Mauro, presenzieranno insegnanti e studenti della scuola media “P. Ludovico da Casoria”; il 29 e il 31 Marzo parteciperanno alla Santa Messa rispettivamente alunni e docenti del 5° e del 3° Circolo “G. Carducci”: la prima sarà presieduta da don Nunzio D’Elia e la seconda da Fra Graziano Buonadonna. Lo scopo è di far conoscere ai ragazzi casoriani la figura fulgida del Beato, trasmettendo loro i valori evangelici che P. Ludovico incarnò nella sua vita “facendosi prossimo a tante miserie, con tanta fantasia nella promozione umana”, come dichiarò Giovanni Paolo II nel giorno della sua beatificazione. Ancora oggi, purtroppo, conserva tutto il sapore di una amarissima verità quanto affermò il Beato Bartolo Longo a distanza di una decina d’anni dalla morte di P. Ludovico da Casoria: “Disgraziatamente la vita di questo frate meridionale , di quest’uomo straordinario che fu il S. Francesco d’Assisi del nostro secolo, è poco studiata e imitata, che dico mai? Nemmeno letta”.

Don Marco Liardo, nell’omelia della Messa celebrata l’uno Marzo, ha posto in evidenza, essendo prossima la ricorrenza del 150esimo dell’Unità d’Italia, la grande apertura d’animo del Beato nei riguardi dei garibaldini, che, sebbene anticlericali, furono curati e guariti dalle ferite riportate durante l’assalto al Regno di Napoli. Eppure, i motivi validi per osteggiare Garibaldi e i suoi c’erano, eccome! “L’eroe dei due mondi” , subito dopo l’entrata a Napoli, firmò un decreto per autorizzare il concistoro della comunità anglicana di Napoli a erigere un tempio; inoltre, il “cappellano” di Garibaldi, Fra Giovanni Pantaleo da Castelvetrano, francescano apostata, tentò con la forza, contro la volontà del Cardinale Sisto Riario Sforza, di entrare nel Duomo per rendere omaggio a S. Gennaro.  “E’ anche da sottolineare”- ha precisato il Decano – che  l’Unità d’Italia è stata subìta con atti di violenta sopraffazione dal nostro Sud. Il Regno borbonico era florido e progredito, ma fu devastato; per questo il brigantaggio fu un’opera di resistenza, repressa nel sangue.    “ Il Beato” – ha concluso don Marco – “vedeva le cose con gli occhi di Dio, ogni uomo era un fratello da amare, si adoperò, per questo, a prestare cure sia ai militari del Regno che ai garibaldini. Garibaldi in persona, vedendo un frate di P Ludovico intento alla sua opera pietosa, lo abbracciò dicendo: “Ecco un vero figlio di S. Francesco”. Momenti particolarmente intensi sono stati vissuti dai bambini del I Circolo durante il rito dell’offertorio e al momento della preghiera dei fedeli (letta da alcuni di loro), adeguatamente preparati dalle ins. di Religione M. R. Ciocchetti, P. Rocco e G. Tuccillo.

Diversi gli appuntamenti, oltre alle celebrazioni ricordate, programmati dalle Suore Elisabettine Bigie  e dall’associazione di volontariato “Caritas sine conditio”: adorazione notturna dalle ore 21,00 del 12 Marzo alle 9,00 del 13; 14 Marzo, ore 18,30: Catechesi tenuta da Fra Graziano Buonadonna; 17 Marzo, ore 18,30: Adorazione eucaristica; 19 Marzo, ore 18,30: Anniversario del Diaconato del Beato. S. Messa presieduta dal P. M Piscopo; 21 Marzo, ore 18,30: Catechesi tenuta da P. Gennaro; 24 Marzo, ore 18,30: Catechesi tenuta dal Dott. P. Longhi: “La vita di P. Ludovico”; 26 Marzo, ore 14,00: Marcia Ludoviciana con Santa Messa presieduta da P. E. Moccia. A queste iniziative, di forte impronta spirituale,  si affiancano le seguenti attività sociali: dopo la  “Ludopoli”  del 6 Marzo, e la festa in maschera in serata, si terrà il 20 Marzo, alle ore 11, la partita del cuore nel Centro sociale; il 27 Marzo, inoltre, sarà offerto un pranzo agli anziani e alle persone sole; infine il 2 Aprile, alle ore 20,00, sarà presentata la “Corrida” presso il teatro della parrocchia “S. Antonio Abate”.

Ecco alcuni stralci del Testamento autografo del Beato P. Ludovico da Casoria, letti al termine della Messa dell’uno Marzo scorso: “Il Signore mi chiamò a sé con un amore dolcissimo e con una carità infinita mi guidò e mi diresse nel cammino della mia vita…Era tanto chiara la mia ragione nella fede che… ardeva dentro di me un grandissimo fuoco di amore pei poverelli di Cristo. I malati sacerdoti furono i primi  miei amori; poi i poveri africani, pei quali avrei voluto esporre la mia vita per la loro salvezza; i muti, i ciechi, i vecchi, gli orfanelli, sono stati gli amori del mio cuore, della mia fantasia, della mia natura…Fratelli miei carissimi, vi raccomando l’amore di Dio all’interno e nell’esterno della vostra vita, la povertà dentro e fuori di voi, la pace tra voi e con voi, la preghiera ed il lavoro, salvare gli infelici, aiutarli nel corpo per la salvezza dell’anima. Vi raccomando la fede in Dio, la fede nella Provvidenza, la fede nelle opere buone. Vi raccomando la Santa Chiesa Cattolica, sostenetela colle opere, colla parola, cogli scritti e col martirio ancora…Vivete in pace e pregate per me – 1877”.

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