Liberato Ferrara: un altro giornalista da prendere ad esempio

Anche questa settimana abbiamo avuto il piacere di intervistare un personaggio che da anni fa il nostro stesso lavoro. Stiamo parlando di Liberato Ferrara, capo-servizi a Cronache di Napoli e curatore, nello stesso, della pagina sportiva. Eccolo ai nostri microfoni.

Come ha avuto inizio la sua carriera giornalistica? Come è riuscito a diventare capo-servizi a Cronache di Napoli?

“Ho iniziato lavorando per una radio libera, per poi passare alla collaborazione nel 1982 con Sport Sud. Poi ho conseguito il master di giornalismo alla Louise di Roma.

Tornato a Napoli ho lavorato nella redazione del Roma e proprio lì sono diventato giornalista professionista, titolo che mi ha permesso di lavorare con Cronache di Napoli. Dopo vari anni di collaborazione e dopo molti articoli e molata fatica sono diventato ciò che sono oggi.”

Oltre che per radio e carta stampata, ha mai lavorato per qualche trasmissione televisiva?

“Ho fatto delle rare comparse in varie trasmissioni per lo più sportive e qualche anno fa delle sostituzioni estive a Canale 21. Ma non è quello il mio mondo.”

Ha sempre avuto la passione per il giornalismo o aspirava ad altro da ragazzino?

 

“Fin da piccolo anche solo l’odore della carta stampata mi inebriava e poi ho sempre inventato degli articoletti miei ritagliando foto da altri giornali e costruendomi il caso da trattare. Fare il giornalista non era solo la mia aspirazione ma il gioco che più preferivo quando ero solo un bambino.”

Qual è il ricordo più bello della sua carriera giornalistica?

“Innanzitutto gli anni passati a Sport Sud sotto la guida del mio primo capo-servizi, nonché amico,  Sergio Iannaccone, poi la partecipazione in ufficio stampa ai mondiali Italia ’90, il passaggio, vissuto in prima linea, della Casertana in serie B e infine le tante vittorie del Napoli che ho dovuto raccontare nelle pagine sportive del giornale per cui lavoro.”

Qual è stata la persona che, fra le tante che ha intervistato, le è rimasta più nel cuore?

“ Potrei dirti Maradona ma in realtà un’emozione ancora più forte mi regalò l’incontro con un ex calciatore del Napoli, Gaetano Musella, mio idolo giovanile.”

Per concludere, che consigli può dare a chi ha intenzione di intraprendere la sua stessa carriera?

“Bisogna essere svegli e imparare a migliorarsi ogni giorno. Impegnarsi e non arrendersi mai di fronte alle prime avversità ,perchè superate quelle bisogna solo avere qualcuno che vi faccia il migliore degli in bocca al lupo. Perciò: in bocca al lupo!”

 

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