LETTERA APERTA AL FUTURO SINDACO/A DEL COMUNE DI CASORIA “NO PROTESTE MA PROPOSTE”


Durante l’ultima amministrazione, l’A.N.I.D.A. come dichiarato nell’ultimo
comunicato stampa del 23-01-2019, per migliorare le condizioni di vita dei
Diversamente Abili casoriani, ha creduto e si è occupata della realizzazione della
Consulta dei disabili a Casoria, ma quando si è resa conto che l’apparato
politico del Comune non la supportava concretamente e dopo oltre un anno di incontri e riunioni che si concludevano con un nulla di fatto, perché non c’era la reale volontà politica, è stata la prima a criticarne il funzionamento. Inoltre, in questi mesi più volte l’associazione dentro e fuori la consulta ha compulsato gli organi di governo locali per alleviare le sofferenze che attanagliano i concittadini Diversamente Abili.
E’ da tempo che l’ANIDA, afferma con forza, che i disabili non sono una
categoria da tutelare, a cui si deve qualcosa, una specie di risarcimento a
compenso dello svantaggio rappresentato dalla menomazione: le politiche
risarcitorie fanno parte di una storia passata.
Chiediamo invece, che si apra una stagione fondata sui diritti umani, in cui
le persone con disabilità e i familiari possano decidere su basi di
uguaglianza, così come stabilito dalla Convenzione ONU dei diritti delle persone
con disabilità.
Si sottopongono al futuro sindaco alcuni spunti di riflessione :
PROPOSTE :
1) Tutti gli atti dell’amministrazione comunale non dovranno essere in
contrasto con i contenuti e lo spirito della Convenzione ONU, dovranno
essere inclusiv
godimento e l’esercizio su basi di uguaglianza di tutti i diritti umani e
delle libertà fondamentali;
2) Visto il totale fallimento della Consulta, adozione del Disability Manager,
una figura di mediatore e garante circa le pari opportunità per le persone
disabili, capace di monitorare sulla coerenza degli atti
dell’amministrazione con i principi della Convenzione;
3) Creazione banca dati unica dei disabili casoriani aggiornata e
dettagliata sulle loro reali condizioni ed esigenze, dalla quale partire per
stabilire la priorità delle politiche da adottare.
POLITICHE DI PRESA IN CARICO
La complessità dei problemi che una persona con disabilità ogni giorno deve affrontare richiede una pluralità di interventi che coinvolgano una molteplicità di soggetti. C’è la necessità di rendere effettivo un sistema di relazione fra gli attori della politica sociale: comune innanzitutto, ASL e altre istituzioni. Una buona volontà politica fortemente indirizzata all’interpretazione tra funzioni
diverse che ponga al centro le persone con disabilità, è determinante per il
successo di una politica dei diritti.
POLITICHE DEI SERVIZI:

  • Creazione di uno Sportello dedicato ai Disabili e alle loro Famiglie;
  • Ripristinare il servizio di Assistenza alla Persona;
  • Realizzazione, anche in accordo con i comuni dell’Area Nord di Napoli, di
    un “Dopo di Noi” incentrato su comunità che riproducano la dimensione
    familiare;
  • Ripensamento della spesa sociale per un rafforzamento dei servizi sociali
    e dei servizi alle persone che consentano e favoriscano la vita in
    autonomia nel contesto familiare e al contempo siano propedeutici alla
    possibilità di avere accesso al mondo del lavoro e alla produzione di
    ricchezza;
  • Favorire politiche che sottraggono all’isolamento, grazie ad interventi di
    socializzazione e di piena partecipazione alle attività sportive;
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    POLITICHE DELL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA:
  • Garantire la presenza di personale (assistenti scolastici) che rafforzi il
    sostegno alle attività scolastiche e all’integrazione nei lavori di classe,
    monitorandone i risultati;
  • Organizzare iniziative di sensibilizzazione all’interno delle scuole volte alla
    conoscenza del mondo della disabilità e alla loro reale integrazione;
  • Favorire e sostenere la progettazione di percorsi che intreccino,
    scuola/lavoro fondato sul concetto di abilitazione per sviluppare e
    potenziare le abilità specifiche del bambino con disabilità. La finalità è
    quella di evitare che il bambino sia “pensionato” a 18 anni, senza un
    futuro di partecipazione;
    POLITICHE DELL’ACCESSIBILITA’ E DELLA MOBILITA’:
  • Censimento delle barriere architettoniche, partendo dagli edifici pubblici e
    definizione di un piano per la loro rimozione;
  • Creazione di un osservatorio comunale sulle barriere architettoniche
    presieduto da un Mobility Manager;
  • Campagne di sensibilizzazione sulla rimozione delle barriere
    architettoniche e sulla mobilità delle persone disabili, seguite da
    interventi del comune sulle ristrutturazioni di negozi e locali privati aperti
    al pubblico al fine di renderli accessibili;
  • Rendere pienamente accessibile il sito web del comune di Casoria a tutte
    le disabilità;
  • Verifica della persistenza dei requisiti di tutti i possessori di contrassegno
    H rilasciati dal comune su autorizzazione dell’ASL;
  • Verificare il numero di stalli e parcheggi riservati presenti sul territorio
    comunale e la conformità alle leggi vigenti;
  • Istituire un numero diretto H24 per segnalare eventuali occupazioni non
    autorizzate dei posti riservati ai disabili o di ingombro degli scivoli;

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