L’Estate degli omicidi, delle rapine, del ritorno della “monnezza” e dell’infinita crisi politica.

 

L’Estate degli omicidi, delle rapine, del ritorno della “monnezza” e dell’infinita crisi politica.

PROTESTE PER IL LAVORO,

GUERRA TRA POVERI.

E’ durata più di quattro ore la manifestazione di protesta, all’interno e fuori del Consiglio Comunale, del Coordinamento di Lotta per il Lavoro. A protestare sono gli ex dipendenti della Castaldo che fanno parte della lista delle possibili assunzioni GEFI. Proteste senza fine, dunque. Alla base delle quali si colloca indubbiamente la scarsa trasparenza con la quale il Comune e le società legate all’Ente, effettuano le loro assunzioni.

CRIMINALITA’, OMICIDI! AUTO NEL MIRINO.

Estate nera, per omicidi, rapine, furti di auto. E’ il 19 agosto, giovedì, sono da pochi minuti trascorse le sei e mezzo del mattino, una mattinata afosa che sta per trasformarsi in una tragedia. In via Pietro Nenni si sente il rumore di tre spari di pistola. Una persona cammina sul marciapiede con passo deciso. Un’immagine nitida ripresa da una telecamera collocata tra via Pietro Nenni e via Principe di Piemonte mostra il passaggio sulla scena del delitto di un passante pochi minuti dopo l’omicidio dell’edicolante Antonio Coppola.

Sono trascorsi quattro mesi da quel delitto rivelatosi, poi, un vero e proprio giallo. La Procura di Napoli ha ora autorizzato i Carabinieri del Comando Provinciale alla diffusione di un video nell’ambito delle indagini che si muovono a tutto campo per risalire al responsabile dell’omicidio. I Carabinieri sono in possesso di immagini che riprendono uno sconosciuto, che non è l’omicida – secondo gli inquirenti – che tuttavia potrebbe aver notato particolari utili. E’ stempiato, i capelli sono scuri. Indossava una maglietta celeste a maniche corte e pantaloni chiari, la mattina del 19 di agosto, quando le telecamere a circuito chiuso lo hanno ripreso mentre passeggiava, tranquillamente, nei pressi dell’edicola di Antonio Coppola, alla stesso orario mentre il giornalaio veniva ucciso con tre colpi di pistola calibro 9 da un killer ancora senza nome. Dopo tre mesi di indagini avvolte nella nebbia più fitta, la Procura ha deciso, d’accordo con il Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, di divulgare il video nel quale compare lo sconosciuto. L’uomo, sottolineano gli investigatori, non è l’assassino del giornalaio. Ma l’ora ed il luogo del filmato, disponibile su you tube e su tantissimi siti web, inducono a ritenere che il passante possa aver visto o sentito qualcosa, visto che era lì solo pochi minuti dopo l’omicidio. A questo potenziale testimone oculare, che non si è ancora fatto vivo con le forze dell’ordine, magistrati e carabinieri si rivolgono nella speranza che possa riconoscersi nel video e aiutare le indagini a risolvere il giallo. Le indagini sono affidate ai PM Fabio De Cristofaro e Michele Fini, del pool di magistrati coordinato dal Procuratore Aggiunto Giovanni Melillo. Subito dopo il delitto si ipotizzò che ad uccidere Antonio Coppola potesse essere stato un ladro di uva rimproverato dalla vittima il giorno prima dell’omicidio. Questa pista, pur ritenuta attendibile, non ha portato ad alcun risultato concreto. Le verifiche (stube e guanto di paraffina a molti pregiudicati dalla zona ndr) condotte dopo l’acquisizione del filmato non hanno permesso di risalire all’identità del passante inquadrato dalla telecamera a circuito chiuso. Da qui la scelta di diffondere le immagini. Nella speranza che il silenzio calato dopo il delitto, possa finalmente spezzarsi. Chi ha visto o possa aver visto ha sicuramente paura. La mano criminale di chi utilizza una pistola calibro 9 terrorizza qualunque persona. Gli inquirenti non hanno mai mollato, sanno che qualcuno possa conoscere la verità. Da nostre fonti abbiamo saputo dell’enorme lavoro fatto dalle forze dell’ordine per scovare questo criminale; purtroppo l’ora presta ed il giorno di agosto non hanno aiutato la intelligence investigativa.

Chi ha visto telefoni. Anche in forma anonima”. E’ questo l’appello che ora anche alla luce delle immagini ricavate da quella telecamera, lanciano gli inquirenti. Il muro di omertà che avvolge anche ambienti malavitosi (setacciate Scampia, le vele e via Ghisleri ed anche moltissimi della zona di Casoria e dintorni) potrebbe cadere, presto.

E POI I FURTI DI AUTO…

A mettere a segno alcuni colpi in pieno agosto sono stati due malintenzionati a bordo di una sgangherata Fiato Uno bianca. L’episodio più inquietante ha visto il conducente di una Opel Astra SW aggredito con delle spranghe di ferro. I malintenzionati si sono accontentati di poche centinaia di euro.  Il fatto è accaduto in via Architetto Salierno, non lontano dall’Asse Mediano. Nella stessa zona, sempre questi due balordi, sono ritornati dopo un paio di ore, rubando in via Bissolati, una traversa che collega via Pietro Nenni con via Rossini, una Renault Scenic. I due si sono avvicinati, indicando al conducente, un industriale di Caserta, che stava perdendo la marmitta; ma quando è sceso dall’auto uno di loro si è messo al posto di guida tagliando la corda. A un ragazzo di venti anni, in via Diaz, gli hanno portato via la sua Toyota Yaris. Quattro giovani in motorino, sulla Circumvallazione Esterna di Napoli, hanno aggredito, picchiato e derubato della sua Mercedes SW, un imprenditore napoletano. E la dottoressa di via Caruso, la cui auto, grazie all’antifurto satellitare, è stata ritrovata in via Ghisleri. Non vuole guidare più. Per finire, ma ce ne sono tanti altri, un episodio singolare. La vittima è stata sorpresa nella propria auto con una prostituta. Moglie e figli in vacanza, da solo a casa. Due rapinatori lo hanno aggredito. Episodi che tracciano il quadro di una Casoria, territorio senza controllo. Dove ogni settimana decine di furti di auto non vengono denunciati, perché esiste un vero e proprio business delle estorsioni, legato al cosiddetto “cavallo di ritorno”. Periferia della periferia, facile terra di conquista per la piccola criminalità, composta sempre più spesso da malviventi giovani ed inesperti, e per questo più pericolosi. Fino a che gli omicidi, in pochi mesi, non passassero a tre. Gerardo Citarella e Pino Lotta, vigilantes al Credito Italiano di via Principe di Piemonte. Vittime di criminali che hanno assaltato con kalashnikov il portavalori della loro banca, ammazzando i due vigilantes. Una città che non ha il controllo del territorio né da parte della politica, né delle forze dell’ordine e nemmeno della malavita organizzata.

Si è nelle mani di cani sciolti e sciacalli.

POLITICA CONGELATA

La politica locale non è andata in ferie nemmeno a ferragosto. Il reimpasto di Giunta deciso dal Sindaco è stato prima congelato, poi reimpastato. A fermare la manovra politica che avrebbe riordinato le fila della maggioranza di centro destra è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno. Il Sindaco di Casoria ha nominato Assessore ai Lavori Pubblici, Francesco Saverio Trojano, scaturendo le ira di Luca Scancariello, Giovanni Del Prete, Pasquale Pugliese, Sergio D’Anna, Fortunato Polizio e Mauro Ferrara.

LAVORI IN CORSO NEL CENTRO STORICO

In via Settembrini, una strada che collega via Silvio Pellico con il Corso Vittorio Emanuele, i lavori per il rifacimento delle reti idriche e fognarie sono iniziati alla fine di giugno e non si sono ancora conclusi. Poi c’è via San Sebastiano, il famoso vico e’ casaruss, che unisce via Santa Croce con via San Rocco. Abbattuto l’edificio al n. 37; sono cinque mesi che è stato interrotto il traffico veicolare. Una buca in vico VIII Santa Croce; un’altra in via Michelangelo. Una mulattiera, invece la stradina che da via Duca D’Aosta porta di fronte alla ferriera. E così importanti vie del centro storico sono rimaste chiuse al traffico e rimaste impraticabili per mesi. Disagi che continuano a risentirsi anche sul fronte della viabilità. Un traffico che non è riuscito a guarire nemmeno il candidato sindaco del 94, l’ex Generale dei Carabinieri, Raffaele Imondi, il cui contratto di Dirigente del Settore “Sicurezza e Mobilità” scade il 26 novembre. Una diecina le domande arrivate. Chissà chi sarà il prescelto a guidare questo importante Settore che comprende Interventi di Polizia sul Territorio, Comando Vigili Urbani e Sicurezza e Mobilità Urbana. Voci di corridoio danno per favorito l’ex dirigente, oggi a Casavatore, Fabio Dimino. Chissà? E’ questione di giorni. Il prossimo mese di dicembre si preannuncia all’insegna del caos. Nuovi disagi in vista, quello maggiore è dovuto alla chiusura del I Circolo Didattico di via San Mauro, poi l’approvazione del bilancio di previsione 2011 – 2013, i nostri continui interventi di sollecito all’Amministrazione: la ricerca delle aule scolastiche, i fitti passivi di via Nazario Sauro, via Campanariello e via De Gasperi, il pozzetto non sifonato e la puzza di Piazza Cirillo, il riconoscimento dei debiti fuori bilancio, il mancato avvio dei lavori alla Scuola Elementare di via San Mauro, la riapertura di due padiglioni, presi in fitto passivo dal Comune di Casoria, del Madrinato di San Placido, l’assemblea cittadina ad Arpino per dire no alla centrale a biomasse, il passaggio nel movimento di Fini “Futuro e Libertà” degli ex Pd Graziuso e Franco Russo e dell’ex Pci Verre, il passaggio all’Api di Rutelli di Casillo, Carfora e Marro (Ludovico Russo resta nel PSE mentre Mariano Marino ritorna a “Noi di Arpino”), l’S.O.S. per viale Europa e dulcis in fundo, le accuse strumentali che dice di aver ricevuto il Consigliere Comunale Enzo Ramaglia, accusato di aver fatto assumere la figlia alla GEFI.

Nuovi disagi in vista, dunque.

NANDO TROISE.

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