La voce di un figlio di Casoria che ritorna da genitore

 Giunge in redazione una lettera “La voce di un figlio di Casoria che ritorna da genitore” a firma “by ohige 77”, uno scritto non autografato, anche se c’è in esso la volontà di lasciare traccia del suo emittente. Un’identificazione, comunque non diretta, che tuttavia si presta ad una lettura di profonda forza e suggestione. All’anonimato di solito non si lascia spazio nelle pagine di un giornale, una lettera non firmata rimane nel cassetto, tra la posta inevasa. Eppure lo scritto ha il potere di catturare il pensiero e di penetrare la mente e la coscienza di chi lo legge. Siamo convinti che presentarsi ai lettori, i nostri interlocutori, con la propria identità non serva solo a difendere con responsabilità e determinazione il proprio pensiero, ma a creare con essi un’interazione più diretta. Resta il fatto che, sebbene in questo  caso ciò non sia avvenuto, a noi è sembrato giusto interpretare il dissenso di chi ci ha inviato questa lettera, scritta a chiari tratti con una passione sincera per la propria città, per quello che potrebbe essere stata, ma che di fatto non ha dimostrato di essere a causa del discutibile operato amministrativo, come testimoniano le parole del nostro amico, e per la mancanza di amor proprio di chi non incarna la sfida del rilancio. Ma da chiunque possa provenire lo scritto che, a seguito, leggerete, il nostro auspicio è quello che sia da richiamo a qualsiasi altro casoriano, che si sente tale non solo per questioni anagrafiche. Un grido accorato, da arrabbiato, quello del nostro amico. Un legittimo risentimento di chi, figlio di questa nostra città calpestata, non può limitarsi a guardare senza concedersi almeno la possibilità di alzare la voce. L’effetto immediato che produce questo scritto è quello di  richiamare i Casoriani, tutti, ma soprattutto quelli che Casoria l’hanno amministrata, quelli che dietro promesse lusinghiere hanno puntualmente contribuito a generare quel solco da cui la nostra città è segnata. L’autore della missiva ci scrive che lascia le sue radici appena ventenne ed, ancora in giovane età, ritorna nella sua città. Sente su di sé il malessere per lo stato di degrado e di paralisi, quotidianamente perpetrato in vari ambiti e settori, ed il peso di non poter spiegare a suo figlio perché Casoria non possa qualificarsi con una, almeno sufficiente, vivibilità del territorio. Un padre che non riesce a rispondere ai tanti interrogativi che si pone e che rivolge alla sua città, e a quanti avrebbero dovuto prendersene cura, una città destinata alla rassegnazione. E’ per questo, caro amico, che – chiunque tu sia – abbiamo deciso di pubblicare la tua lettera rinvenendo nelle tue parole l’espressione di quanti come te si sentono pungolati dall’inedia e spinti all’azione. Il tuo appello è accorato, ma siamo anche convinti che il tuo non è un urlo isolato, soprattutto perché tanti di noi le battaglie le fanno comunque e vogliono continuare a farle. La coscienza di un cittadino è tranquilla solo quando ogni possibilità che ci è data viene spesa per arrestare questo stato di “caduta libera” – di cui ci parli – e per  tentare il riscatto, anche laddove gli esiti non dovessero essere conformi agli sforzi. La pubblicazione della tua lettera va nella direzione di un segnale di fiducia a quanti, credendo che da soli sia difficile, anzi inutile, combattere, piegano nella rassegnazione. Acquisire consapevolezza e volontà a reagire è il primo passo per sentirsi cittadino e per avvalersi del diritto-dovere di recuperare dignità e vivibilità sociale. Ed ora lasciamo spazio alla tua voce. Pubblichiamo integralmente il tuo testo pervenuto in redazione.

 

“Buonasera. Non sto qui a spiegarvi chi sono posso limitarmi a dire che dopo 15 anni di esilio per motivi professionali sono tornato a Casoria carico di tante responsabilita’ ma sopratutto un genitore che deve introdurre il figlio nel tessuto sociale di Casoria. Spero consentirete a dare supporto cartaceo a questo mio grido anzi questo mio urlo di rabbia,che provo ogni qualvolta sono in giro per la mia citta’ Casoria, sono nato a casoria 34 anni fa’ proprio li nei pressi di piazza Cirillo,da piccolo facevo il sostituto barista portavo il caffe quando vi era il consiglio comunale nel quale le stesse facce  che oggi come 28 anni fa’ si azzuffavano in liti furibonde per produrre una politica che in 28 anni non e riuscita a concludere nessun intero mandato fatte salve piccole eccezioni di stabilita’ caratterizzate sempre da un unica costante la mancata crescita del nostro comune anzi abbiamo perso tutto dall’industria,la campagna , centro storico, la villa comunale,e quant’altro potremmo andare avanti fino a domani a scrivere. Se non ve ne siete accorti voi miei cari concittadini fate un giro per le scuole di Casoria, dove i nostri bambini familiarizzano con i topini mio figlio era felice che aveva visto un topino. Oppure provate a spiegare a vostro figlio il motivo perche’ a csoria non ci sia un area pedonale dove gli artigiani o la coldiretti mostrino i loro prodotti magari la domenica mattina nel centro storico inesistente a tratti pericolante senza marciapiedi aperto alla circolazione ma vi consiglio il casco per proabile caduta calcinacci. Oppure spiegate a vostro figlio che i parcheggi comunali gestiti da cooperative sociali non esistono esite l’abbbbbbusivo parcheggiatore AUTORIZZATO da chi bhooo.Oppure che il verde che rimasto a Casoria non e nemmeno il verde dei semafori o degli alberi di natale luminosi  tanto erano blu.Oppure che l’area montefibre non la ex fabbrica dei Simpson abbandonata dai padroni e dai politici ma potenzialmente potrebbe sorgere una nuova CASORIA li dentro. Oppure che la confartigianato per la piccola impresa ce ma non si vede tanto che fa’ sono i piccoli imprenditori che muovono questa debolissima economia casoriana. Oppure spiegate a vostro figlio perche’ che non esistono i parchi giochi senza pagare o che la villa comunale non e’ il nido dove nascono tutte le zanzare del mondo e quelle scale giganti prensenti in essa non e una pista da trial maun tempo era una cascata artificiale dove l’acqua scendeva e non ristagnava anni e anni e quei pesci verde metalizzato a tratti viola non sono tossici e che un giorno erano rossi. Oppure provate a spiegare a vostro figlio perche la squadra di calcio del Casoria e scomparsa ma lo stadio c’e’ e non si usa perche’ inagibile e i ragazzi che giocano a calcio per la strada sono piu’bravi perche’ driblano moto tricicli macchine ma il momento fatale del calcio casoriano di strada e quando l’azione si ferma a causa avvistamento del M22 il pullman che se puta caso nella squadra ce un ragazzino non di Casoria che non sa cosa significa M22 e continua l’azione di gioco il goal non e valido e preghiamo a dio che succeda sempre solo quello perche’ se vuoi giocare con un pallone a Casoria o impari chi’e’  M22 o devi solo pagare. Oppure spiegate a vostro figlio che quelle case belle che abbiamo visto ma che non ci possiamo comprare no per mancanza di soldi ma perche’ sono solo uso ufficio papa’ ma il mio amichetto che abita li ci vive e il papa’non ha l’ufficio lavora in fiat.Oppure provate a spiegare  vostro figlio che il carabiniere di quartiere deve esserci anche qua a Casoria ma non si vede. Oppure provate a spiegare a vostro figlio che l’agente di polizia municipale di Casoria e dotato anche lui di vista. Oppure provate a spiegare a vostro figlio perche’se vengono fatte le leggi dal Governo ITALIANO a Casoria non si applicano. Oppure spiegate a vostro figlio che gli orti per anziani esistono solo al nord. Oppure spiegate a vostro figlio che le piste ciclabili e le strisce pedonali i semafori le tettoie per le fermate autobus dovrebbero esistere anche a Casoria. Oppure spiegate a vostro figlio che le barriere architettoniche a Casoria purtroppo sono piu’ alte. Oppure spiegate a vostro figlio che i defibrillatori salva vita funzionano anche Casoria ma si vede che forse non li commercializzano. Oppure spiegate a vostro figlio che tutta quella gente che manifestava i disoccupati non sono cattivi  sono solo incazzati con quei famosi lottatori che da 28 anni or sono non sono cambiati per nulla  incapacita’ politica significa ammazzare il futuro dei nostri figli e del nostro paese mandiamoli a casa tutti.Ragazzi mi rivolgo a voi uscite allo scoperto menti nuove cognomi nuovi aduniamoci contro sti mostri sacri della politica Casoriana. Oppure provate a spiegare a questa generazione inutile di politicii  di riscoprire i valori di casoria ridateci la piazza la domenica aiutiamo chi vuole investire nel centro storico adottiamo il termine sociale anche a Casoria adottiamo il piano casa che puo risollevare economicante questa citta’ i suoi disoccupati il suo centro  storico i suoi piccoli imprenditori riqualifichiamo le aree dismesse.e creiamo punti ascolto come questo bel giornale, e un isola ecologica stabile non in sede vacante e aperta sempre e sfruttiamo ogni risorsa di CASORIA MA NO STI PRETORIANI POLITICI. Comunque la cosa che ho fatto meno fatica  a spiegare a mio figlio di Casoria e che il commissario Leonardi e l’unico pezzo di stato presente Casoria resta con noi non ci lasciare”.

 

by ohige 77 grazie Casoria2 se darete spazio al mio grido ci sara’ il continuo

 

 

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