La normativa in materia ambientale ha come obiettivo primario la promozione dei livelli di qualità della vita umana

Spett.le Redazione Casoriadue

La normativa in materia ambientale (unificata nel testo unico Dlgs. 3 aprile 2006 n. 152) ha come obiettivo primario la promozione dei livelli di qualità della vita umana attraverso la salvaguardia ed il miglioramento delle condizioni dell’ambiente e l’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali. Il nostro Ente deve garantire la tutela dell’ambiente e degli ecosistemi naturali attraverso un’azione tesa ai principi della precauzione, dell’azione preventiva e della correzione in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all’ambiente, nonché al principio “chi inquina paga”. Partendo dal principio che ogni attività umana deve conformarsi al principio dello sviluppo sostenibile al fine di non compromettere la qualità della vita anche delle generazioni future, anche l’attività della pubblica amministrazione deve essere finalizzata alla priorità degli interessi alla tutela dell’ambiente. I temi della

sostenibilità ambientale ed energetica non conoscono confini territoriali, necessitano di essere affrontati congiuntamente e rappresentano un tema importante anche per il dialogo tra le amministrazioni, dal livello locale a quello europeo.L’Unione Europea ritiene che le Amministrazioni locali possono fare molto per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni sintetizzati nello slogan “20-20-20”, perché hanno la possibilità di agire in modo diretto e mirato su settori decisivi come il comparto edilizio e i trasporti. Gli strumenti chiave con i quali un’Amministrazione locale può valorizzare  queste opportunità, con significative ricadute sul piano economico, sono: Il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) e  il Piano Energetico Comunale (PEC). In particolare, il PAES deve contenere l’indicazione degli obiettivi che si intende raggiungere e le misure specifiche da realizzare a questo fine.Esso rappresenta la sintesi dell’impegno di un Comune verso una strategia programmatica e operativa di risparmio energetico, perché permette di: valutare il livello di consumo di energia e di emissioni di CO2; indicare gli eventuali ambiti di intervento; identificare i settori d’azione; contribuire a mettere in opera le politiche e i programmi necessari nella città per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2. Il Piano Energetico Comunale, PEC, è lo strumento operativo del PAES che, ottimizzando le risorse energetiche e ambientali del territorio, attiva un processo di programmazione a breve, medio e lungo termine, delle azioni da sviluppare. La Legge n. 10/91 dispone l’adozione del PEC (obbligo per Comuni con popolazione superiore a 50.000 ab.) quale strumento di pianificazione urbana, concepito quale atto parallelo al principale strumento di governo del territorio (PGT), e destinato alla definizione di una puntuale, concreta e razionale disciplina dell’utilizzo delle fonti energetiche. Premesso che  le città sono responsabili, direttamente ed indirettamente (attraverso i prodotti e i servizi utilizzati dai cittadini) di oltre il 50% delle emissioni di gas serra in atmosfera derivanti dall’uso dell’energia nelle attività umane, la redazione di un PAES (quale progetto innovativo nel settore energetico–ambientale nel rispetto dei programmi europei e come prima sperimentazione del PEC) e di un PEC (quale strumento di programmazione ambientale del territorio) rappresentano un’iniziativa importante per una serie di motivi: consente di acquisire in modo sistematico i dati relativi ai flussi di energia facendo emergere le eventuali criticità; permette, di conseguenza, di definire e organizzare le diverse azioni mirate all’efficienza energetica, valutando per ciascuna il rapporto tra risorse necessarie e benefici attesi; consente infine di monitorare, attraverso indicatori dinamici, l’effetto delle azioni introdotte, e modificare dove occorre le strategie adottate. La redazione di un Piano Energetico Comunale rappresenta un’occasione per il nostro territorio, per i nostri cittadini e per le nostra amministrazioni chiamata, oggi più che mai, ad essere interprete attiva di una “Azione Locale in un Contesto Globale”.

 

Distinti saluti

Mauro Curioso

Share This Post