LA COMUNITA’ DI “S. ANTONIO ABATE” IN CAMMINO ALLA RISCOPERTA DELLA FEDE

E’ iniziato Domenica scorsa, nella Parrocchia S. Antonio Abate in Casoria, un cammino di approfondimento, a scansione mensile, sull’ “Anno della fede” che è stato indetto da Papa Benedetto XVI a ricordo del 50° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II: occasione propizia colta dal parroco don Marco Liardo e offerta a tutta la comunità parrocchiale per riscoprire, in un clima di letizia, il dono per eccellenza, la fede appunto, che Dio offre a tutti gli uomini per la loro salvezza. La gioia dello stare insieme, generata dalla consapevolezza  di sentirsi membri di una stessa famiglia, unita dai vincoli della fraternità evangelica, deve caratterizzare, nelle lodevoli intenzioni di don Marco, l’incontro di ogni mese. Nel primo, svoltosi all’interno del tempio, il tema sviluppato è stato: “La fede: amicizia con Dio”. Il Parroco ha illustrato, all’inizio, le finalità di tale iniziativa, ponendo in rilievo che ristabilire saldamente i legami di amicizia con Dio consente di sperimentare la felicità del cuore, perché il Signore, se accolto con sincerità nella nostra vita, ci guida a rinnovare il nostro modo di pensare e di agire, a costruire relazioni d’amore e a realizzare la comunione d’animo con chi ci vive accanto.

Come ogni famiglia, che si riunisce nei giorni di festa in un’atmosfera gaia e serena, anche quella parrocchiale, Domenica scorsa,  ha condiviso, in partecipe  ascolto, esperienze dove la fede si è “incarnata” nella vita e momenti di spassoso divertimento  in cui i bambini si sono sentiti

maggiormente coinvolti. La testimonianza dei coniugi Lina e Pietro su come la fede arricchisce di senso la loro vita personale e di coppia, la proiezione di un video nel quale un’altra coppia di sposi cristiani ha raccontato l’esperienza dell’adozione di un bambino con seri problemi di salute, la vita della signora Maria di Afragola ( donna di 80 anni, con 108 nipoti e 27 figli partoriti, di cui 15 viventi), narrata da don Marco, hanno posto in rilievo l’ urgenza di rendere viva e trasparente la fede, da purificare, celebrare e professare  non solo nelle assemblee liturgiche, nelle processioni e nei pellegrinaggi, ma nelle realtà in cui operiamo ogni giorno (scuola, fabbrica, uffici, quartiere, condominio…) e soprattutto nella famiglia, “protagonista decisiva della trasmissione di fede”.

 

Le testimonianze umilmente donate, unite ai  canti, alle  barzellette raccontate da alcuni bambini, al coinvolgente gioco /break  “Avete fettucce da vendere”( che ha “elettrizzato” di vivace allegria  l’assemblea), a cui vanno aggiunti la bellissima lettera inviata…dal cielo ai bambini in Power Point e l’originale scambio finale di bigliettini, su cui ciascuno ha scritto ciò che il cuore gli dettava sulla fede,  hanno reso maggiormente consapevoli i partecipanti che l’amicizia con Dio porta a coltivare l’amicizia con i fratelli  e che solo se si percorrono i sentieri del cuore di chi ci vive accanto per riempirli della nostra calda presenza si raggiunge il cuore del Padre celeste. Tutta la comunità parrocchiale, dunque, ha vissuto una modalità nuova e originale di formazione spirituale, più coinvolgente e partecipativa. Arrivederci, allora, al prossimo incontro, sempre più numerosi.

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