Interrogazione “Urgente” in forma scritta Oggetto: Asilo Nido Comunale

 

I Sottoscritti consiglieri Comunali,

Premesso che

– l’art. 31 comma 3 lettera a) dello Statuto Comunale riconosce tra i diritti del consigliere comunale la possibilità di presentare interrogazioni all’Amministrazione Comunale nella persona del Sindaco;

– l’art. 75 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari disciplina in toto lo strumento dell’interrogazione consiliare;

Considerato che

– La drammatica situazione italiana rispetto alla carenza degli asili nido, trovava nella Regione Campania il triste primato nazionale di assenza di asili nido comunali ;

– L’amministrazione Fuccio si era assunta la responsabilità di offrire alla città di Casoria il primo asilo nido comunale. Un traguardo raggiunto non senza difficoltà ed attraverso un lungo e faticoso percorso di squadra

– Con la decisa collaborazione dell’ufficio tecnico , il cui dirigente veniva nominato (a costo zero) nella commissione di valutazione nazionale dei progetti pac, l’Amministrazione ha superato passo dopo passo, tutte le difficoltà strutturali che venivano frapposte tra il finanziamento e la realizzazione

– L’amministrazione Fuccio, per dare maggiore risalto alla centralità dell’ Asilo nido, decideva di collocarlo in un’area dismessa (ex Snaidero) nella frazione di Arpino , raggiungendo un duplice risultato, animare una frazione trascurata da oltre un ventennio inserendo un grande servizio, il migliore che si potesse offrire, garantendo soprattutto che venisse valorizzato, anche in sede di aggiudicazione di gara la migliore offerta

– A tutt’oggi secondo i dati ISTAT i bambini italiani che frequentano gli asili nido o servizi analoghi sono unicamente il 13,6% della popolazione, ben lontano da quel 33% posto come obiettivo dall’Agenda di Lisbona per tutta l’area europea.

– Le ricerche longitudinali compiute in varie parti del mondo, ma anche in Europa, sul potenziale di sviluppo che il nido rappresenta sui bambini nell’arco della vita non lasciano dubbi a proposito. I bambini che frequentano nidi di qualità hanno maggiori possibilità di affermarsi nella vita sia dal punto di vista degli apprendimenti culturali e quindi scolastici, sia dal punto di vista del successo individuale.;

– In data 24/10/2018 l’Amministrazione Fuccio, non senza una commozione, tagliava il nastro dell’agognato servizio ringraziando tutti i protagonisti dal Prefetto Ricco,

passando per l’ufficio tecnico oltre a tutti gli operatori della politica con particolare riferimento all’assessore Riccardi, all’epoca vicesindaco, che condivise da subito la scelta di individuare la frazione di Arpino come sede del primo asilo nido comunale

Ritenuto che

– Ereditare un grande servizio, costato sacrifici e lavoro meritava una particolare attenzione da parte di qualsiasi Amministrazione degna di questo nome, soprattutto se la stessa aveva individuato negli asili nido un traguardo importante garantendo l’impegno per aprirne altri

– La Giunta anzicchè occuparsi come primo atto della propria vita, della revoca di un amministratore di una società partecipata, solo per il desiderio sfrenato di mettere le mani sulla gestione, segnando uno stile chiaro di questa amministrazione, avrebbe potuto preoccuparsi di comprendere cosa significava avere a disposizione un asilo nido e come provvedere alla Gestione

– La importanza del servizio ereditato meritava una dirigente competente . Al posto di comando si è trovata, tale dott.ssa Di Napoli, già al centro di un chiacchieratissimo concorso a valle del quale , in una nota lettera inviata a Casoria 2 dichiarava “di rinunciare a tale ruolo se dovesse esservi chiamata.”e che tale scelta era dovuta per salvaguardare “il profondo affetto fraterno, stima e ammirazione verso un noto politico locale “ Tommaso Casillo, suo cognato. Dopo questa dichiarazione la sig.ra Di Napoli, per coerenza, faceva ricorso contro il comune di Casoria per l’assunzione e conseguentemente accettava la nomina. Ovviamente, giunta al comune, nulla faceva rispetto ai fondi destinati all’ambito per la gestione degli asili nido già dall’inizio dell’anno 2019.

– Il tentativo di rincorrere solo a settembre i fondi già assegnati denota tutte la sciatteria e l’impreparazione di questa amministrazione, producendo l’unico effetto della discontinuità del servizio

– La discontinuità di un servizio, come nello specifico un asilo nido comunale, che soprattutto in questa difficile parte dell’Italia resta una grande sfida che va alimentata e sostenuta da una classe politica sensibile, è peggio della chiusura , perché ingenera un senso di sfiducia e di disaffezione rispetto alla necessità di garantire tutele alle famiglie ed ai bambini in una fascia di età da 0 a 36 mesi, dirottando inevitabilmente le stesse all’utilizzo dei nidi privati che ovviamente apparirebbero, solo nella forma, garanzia di stabilità.

– E’ evidente che l’effetto della discontinuità (chiusura /apertura) è un fallimento soprattutto se la riapertura si immagina di nuovo a novembre . Ovviamente le famiglie potranno comodamente scegliere i nidi degli amici privati tanto generosi durante le campagne elettorali

Tutto ciò premesso

si interroga il Sindaco

al fine di conoscere

– Gli esiti delle richieste di riprogrammazzione dei fondi Pac e/o Siei e/o di altri fondi MEF, qualora fosse stata inoltrata

– Se e quali intenzioni l’Amministrazione coltiva rispetto alla conservazione dell’ asilo nido comunale che di fatto ha chiuso i battenti in data 24/08/2019

– Quali prospettive si potranno garantire alle famiglie che avevano scelto di utilizzare, con evidente soddisfazione, il servizio dell’asilo nido comunale

– Si richiede risposta scritta.

Casoria,

Consigliere Comunale

PASQUALE FUCCIO

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