Grande progetto centro storico

Al Sindaco di Napoli

On. Dott. Luigi de Magistris

Al Assessore Urbanistica

Prof. Arch. Carmine Piscopo

Al Assessore ai Lavori Pubblici

Prof. Ing. Mario Calabrese

Gentile assessore all’ urbanistica prof. arch. Carmine Piscopo, Le scrivo in merito al grande progetto regionale per il recupero del centro storico di Napoli, finanziato dall’Unione europea (100 milioni) e, di recente, firmato dal commissario europeo Johannes Hahn, al termine di un lungo iter burocratico che consentirà di accedere alla fase operativa, ossia alle gare e all’apertura dei cantieri. Si tratta senza dubbio di una grande occasione per il rilancio e la

riqualificazione del patrimonio monumentale storico della città e, al tempo stesso, di un’opportunità di lavoro per le tante eccellenze professionali impegnate nel comparto edilizio. Un’operazione di quest’importanza necessiterà presumibilmente anche della collaborazione di liberi professionisti esterni, per cui vorrei sottoporLe il lavoro che la commissione “Diritti e Sicurezza”, presieduta dal sottoscritto, ha svolto durante questi anni con la piena collaborazione di tutti i commissari rappresentanti delle forze politiche presenti in consiglio comunale e con il contributo degli assessori Narducci  e De Falco  e di molti dirigenti comunali: Virtuoso, Ferulano, Camerlingo, Sorrentino, Sparano, Sperandeo, Cesaria, Vito (tutti i contributi sono presenti nella documentazione e nei verbali allegati). Il lavoro svolto in commissione per stabilire una corretta predisposizione dei bandi di gara per l’affidamento degli incarichi professionali  condivide, in primo luogo, la risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea (Bruxelles, 12 gennaio 2001) sulla qualità architettonica dell’ambiente urbano e rurale, poichè il miglioramento della qualità dell’ambiente e della vita quotidiana dei cittadini non può prescindere dalla qualità edilizia, dal rispetto del paesaggio e dall’assetto urbano, nonché dal patrimonio collettivo e privato, obiettivi che possono essere raggiunti solo se ogni intervento pubblico rispetta caratteri esemplari in termini di qualità. Come primo allegato, troverà i suggerimenti avanzati durante l’audizione del 19 luglio 2011 , dove sono state formulate le proposte, poi confrontate con le istanze di cittadini, liberi professionisti, esponenti di associazioni, comitati, ordini professionali e professionisti di chiara fama, provenienti dal mondo accademico. Tra le idee presentate si prospettava la possibilità che i bandi avessero come obiettivo l’individuazione, non del migliore professionista o raggruppamento in assoluto , ma di quello più idoneo  in relazione all’incarico da espletare, al fine di aumentare il livello di competitività e comparazione tra i partecipanti, nell’interesse dell’ente banditore e dell’utente finale e per garantire la partecipazione dei giovani e delle migliori energie e risorse intellettuali. L’ eliminazione  della procedura degli incarichi fiduciari sotto i 40.000 euro (procedura già censurata a livello comunitario, in quanto connotata da un ampio margine di discrezionalità nella scelta dell’incaricato, (vedi il caso del vicesindaco Sodano… ). All’interno del raggruppamento andrebbe incluso, obbligatoriamente, almeno un giovane professionista , abilitato da meno di cinque anni, non con una generica funzione di supporto, ma con incarico specifico, indicando al momento della domanda l’effettivo ruolo che svolgerà all’interno del raggruppamento. Per le opere dei privati  che beneficiano di un contributo pubblico si propone che venga richiesta l’applicazione delle procedure di evidenza pubblica nell’affidamento degli incarichi e che il contributo possa essere erogato solo previa verifica del rispetto delle norme del Codice. I progetti già acquisiti dal Comune  negli anni precedenti alla data del finanziamento europeo, si utilizzino solo ed unicamente come base di partenza per la predisposizione dei bandi. Inoltre, i professionisti precedentemente incaricati partecipino ai futuri bandi senza vantare priorità rispetto agli altri concorrenti. Nessun concorrente o membro di RT potrà concorrere per più di tre interventi , nè potrà risultare aggiudicatario di più di un intervento. Si chiede, inoltre, che il Comune renda pubblico l’elenco delle opere che andranno a gara, sia pure in tempi diversi. I gruppi partecipanti dovranno obbligatoriamente rendere noto, al momento della domanda, i ruoli dei professionisti che, in caso di aggiudicazione, svolgeranno i relativi servizi all’interno del raggruppamento e del soggetto eventualmente incaricato dell’integrazione delle prestazioni specialistiche. Troverà in allegato la risposta alle nostre proposte dell’assessore Giuseppe Narducci  in data 9-8- 2011 e quelle dei dirigenti Dott.ssa Paola Sparano in data 10-11-2011 e dal Dirigente Dott. P.Sorrentino e del direttore Arch. E. Camerlingo in data 12-10-2011. Sempre in allegato è disponibile un documento riepilogativo dove sono presenti le risposte puntuali, il verbale di commissione del 6 luglio 2012, cui hanno partecipato l’assessore all’ Urbanistica arch. Luigi De Falco  e il dirigente del Servizio Centro Storico architetto Ferulano  e, infine, il verbale 18 marzo 2013, cui era presente l’architetto Ferulano.

 

Il Presidente Commissione Diritti e Sicurezza

Arch. Gaetano Troncone

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