Flop dei Referendum sull’ Isola d’ Ischia e nel resto della Campania

“Hanno votato solo il 28,48% degli aventi diritto – denuncia il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli – per il referendum regionale sul comune unico ad Ischia. Negli altri comuni dove si sono votati referendum in Campania in alcuni casi come ad Aversa non si è arrivati al 3%. La Regione Campania si è assunta una enorme responsabilità nel non accorpare i referendum locali a quelli nazionali a differenza, ad esempio della Lombardia, che ha unito le consultazioni referendarie di Milano a quelle nazionali. Una scelta che ha comportato una spesa di oltre 600mila euro che ,a nostro avviso, sono stati un danno all’ erario e su cui chiediamo di intervenire in modo durissimo alla corte dei conti a cui abbiamo inviato anche un esposto. In sintesi ogni singolo voto espresso è costato ai campani oltre 40 euro”.

 

 

“Questi soldi – conclude Borrelli che è stato anche assessore provinciale alla Protezione Civile – si sarebbero potuti investire per piani di evacuazione o prevenzione sull’ isola d’ Ischia visto che la Protezione civile Nazionale non ne ha mai realizzato nessuno. Ischia, che è un’ isola vulcanica, è impreparata ad affrontare qualsiasi calamità come una eruzione o un terremoto come quello di domenica, molte zone hanno seri problemi di dissesto idrogeologico e non esistono vie di fuga organizzate. I fondi per questi studi ed interventi non ci sono ma per realizzare un referendum locale una settimana prima di quello nazionale si sono trovati in barba ad ogni regola di buon senso giuridico e di risparmio economico”.

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