FLASH MOB ALL’I.C. I LUDOVICO DA CASORIA PER LA SALVAGUARDIA DELLA TERRA

FLASH MOB ALL’I.C. I LUDOVICO DA CASORIA PER LA SALVAGUARDIA DELLA TERRA

I bambini della scuola primaria dell’I. C. I Ludovico da Casoria hanno risposto all’appello di Greta Thunberg, la ragazza sedicenne svedese che ha mobilitato i giovani di oltre 20 Paesi dei cinque Continenti, al fine di sensibilizzare i politici e l’opinione pubblica mondiale sui disastri dell’ambiente.

Stimolati dai loro insegnanti, dopo svariate attività di elevata pregnanza educativa svolte a livello multidisciplinare (visione e ascolto di dichiarazioni di Greta, conversazioni e commenti, ricerca delle cause,  delle conseguenze del surriscaldamento del pianeta e dei rimedi per contrastare il fenomeno, produzione di mappe concettuali, cartelloni, slogan, filastrocche, canzone di Branduardi e disegni), affissi alle pareti del piano terra dell’edificio “S. Mauro”, è stato organizzato un FLASH MOB dal titolo “FRIDAY FUTURE”. Lanciando lo slogan “NON C’E’ PIU’ TEMPO” e compiendo nel cortile della scuola girotondi, hanno chiesto ai grandi di preservare il loro futuro e di salvaguardare il pianeta, che i piccoli di tutto il mondo hanno dato in prestito agli adulti.

 Sì, “non c’è più tempo”: occorre operare una netta inversione di tendenza per scongiurare la catastrofe ecologica che, secondo alcuni scienziati, potrebbe abbattersi su di noi entro il 2050 – 2060 se non si porranno in essere, immediatamente, tutti quegli interventi essenziali per la tutela del pianeta, richiamati dagli alunni nei lavori svolti: disinquinamento, controllo severissimo delle tecnologie inquinanti e contemporanea ricerca di fonti alternative di energia, riforestazione  e ripopolamento faunistico, riduzione dei consumi e raccolta differenziata.

Sì, “non c’è più tempo”, per ricostruire senza indugi, se l’Uomo vuole sopravvivere, i rapporti con l’ambiente, imparando a rispettare le leggi naturali, vale a dire sfruttando ponderatamente, con moderazione le ricchezze ambientali e lavorando per la loro ricostituzione. La Natura non è un pozzo senza fondo a cui attingere continuamente senza nulla dare in cambio. Nel ventesimo secolo, gli uomini sono stati capaci di giungere alla consumazione di tutte le risorse, facendo ciò che non è stato attuato in millenni di storia.

Sì, “non c’è più tempo”, perché ci troviamo, ormai, ad un bivio decisivo: bisogna imboccare al più presto la strada della salvezza desistendo da comportamenti di noncuranza o di sufficienza verso problemi così gravi. Non sono più tollerabili indifferenza, ignoranza, incoscienza e irresponsabilità. Ne va della vita delle future generazioni. Ha scritto Papa Francesco nell’enciclica “Laudato si’ ( quanti di coloro che si professano cristiani l’hanno letta?) “Molte cose devono riorientare la propria rotta, ma prima di tutto è l’umanità che ha bisogno di cambiare. Manca la coscienza di un’origine comune, di una mutua appartenenza e di un futuro condiviso da tutti. Questa consapevolezza di base permetterebbe lo sviluppo di nuove convinzioni, nuovi atteggiamenti e stili di vita. Emerge così una grande sfida culturale, spirituale ed educativa che implicherà lunghi processi di rigenerazione”.

Stralci della “PREGHIERA PER LA NOSTRA TERRA”, riportata dal Santo Padre al termine dell”Enciclica: “Dio onnipotente […]. Tu che circondi con la tua tenerezza tutto quanto esiste, riversa su di noi la forza del tuo amore affinché ci prendiamo cura della vita e della bellezza […] Risana la nostra vita, affinché proteggiamo il mondo e non lo deprediamo, affinché seminiamo bellezza e non inquinamento e distruzione. Tocca i cuori di quanti cercano solo vantaggi a spese dei poveri della terra. Insegnaci a scoprire il valore di ogni cosa, a contemplare con stupore, a riconoscere che siamo profondamente uniti con tutte le creature nel nostro cammino verso la tua luce infinita[…]. Sostienici, per favore, nella nostra lotta per la giustizia, l’amore e la pace”.

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