Direttive contro sprechi, assenteismo, clientelismo e abusi di uffici

Ci è capitato di leggere la “direttiva generale per l’attività amministrativa” del Comune di Napoli. Troppo vicine Napoli e Casoria per non tenerne conto: sono in migliaia i residenti di Casoria “innamorati di Napoli”.

La circolare è firmata personalmente dal Sindaco Luigi De Magistris e veicolata ai vari uffici dal Direttore Generale Silvana Riccio. Protocollo generale n. 3012/47584, in cui il 19 di gennaio il Sindaco di Napoli dà le direttive ai Dirigenti.

Assicurare la guida costante degli uffici e del personale loro affidati.”

“il Dirigente deve informare preventivamente l’assessore di riferimento  e il direttore generale prima di adottare provvedimenti di propria competenza che riguardino: conferimento di incarichi, l’affidamento di appalti o l’acquisto di beni, la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi, l’approvazione di bandi di concorso, l’affidamento di incarichi e la stipula di integrazioni ai contratti di servizio in essere con società in house, o comunque, partecipate del Comune”.

“I dirigenti devono riferire mensilmente al Segretario Generale sui procedimenti disciplinari avviati e sui provvedimenti adottati”. “Devono vigilare che i propri dipendenti rispettino i principi di legalità, correttezza, imparzialità e trasparenza amministrativa e devono organizzare il lavoro in maniera da prevenire fenomeni di corruzione e di illegalità, segnalando tempestivamente al segretario generale ogni ipotesi di irregolarità che richieda un’attenta verifica”.

“l’uso corretto dei veicoli in dotazione”; “di non sprecare energia elettrica e materiali di consumo”.

La circolare termina con un monito ben chiaro: “qualora i dirigenti venissero meno agli obblighi stabiliti dalla direttiva il direttore generale ne darà comunicazione all’Organismo indipendente di valutazione della performance per gli accertamenti di competenza sui risultati dell’attività amministrativa, tecnica e della gestione”.

La direttiva nasce per arginare sprechi, assenteismo, abusi di ufficio, clientelismo.

FONTE: la Repubblica Napoli.

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