Ciao Mauro: un casoriano vittima della banda della Uno Bianca 23 anni fa

“Capo pattuglia in servizio notturno di vigilanza insieme ad altri due pari grado, veniva proditoriamente fatto segno ad improvvisa azione di fuoco da parte di tre malviventi e, nonostante le ferite mortali, tentava di reagire con l’arma in dotazione prima di accasciarsi esanime sul volante del mezzo militare. Nobile esempio di altissimo senso del dovere e non comune ardimento portati fino all’estremo sacrificio. Bologna, 4 gennaio 1991”.

4 Gennaio 2014 ora come allora, questa data ricorda per sempre il giorno in cui Mauro Mitilini, insieme a due suoi colleghi dell’Arma dei Carabinieri, rimase vittima dell’assalto al Pilastro di Bologna passato alla cronaca giudiziaria come La strage della banda della Uno bianca. Sono passati ventitre anni, non vedo perché di questo assalto, nel tempo, il ricordo andrebbe interrotto.

Mauro Mitilini nasce a Casoria il 16 settembre 1969 e si arruola nell’Arma dei Carabinieri in data 14 febbraio 1990.

Dopo aver svolto il previsto corso d’istruzione presso la Scuola Allievi Carabinieri di Campobasso, venne promosso Carabiniere il successivo 18 agosto e destinato, in data 5 ottobre 1990, alla Stazione Carabinieri di Bologna Porta Lame dove prestò servizio fino al tragico 4 gennaio 1991, giorno in cui compì l’atto di valore a seguito del quale gli venne concessa la Medaglia d’Oro al Valor Civile.

A soli ventidue anni Mauro Mitilini, un ragazzino, che potrebbe essere un nostro amico o un nostro figlio o nipote, ci ha lasciati insegnandoci il coraggio, la dedizione e l’impegno di un Carabiniere e noi lo vogliamo ricordare oggi in modo che il suo nome non svanisca dalla memoria dei nostri cittadini e delle generazione  future

Ciao Mauro

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