Chiappucci scatta a Capri in bici all’inseguimento della leggenda Fausto Coppi

Venerdì 13 luglio testimonial al meeting internazionale sul turismo sportivo

 

El Diablo dai Faraglioni alla Piazzetta. E’ il caso di dire che ci sono carriere che mai finiscono. Claudio Chiappucci sarà testimonial dello sport a Capri venerdì 13 luglio (ore 17), nel complesso del Grand Hotel Quisisana, dove economisti, esperti internazionali, esponenti delle istituzioni politiche e sportive, manager e campioni dello sport discuteranno su “Turismo sportivo: un volàno per l’economia”.

Famiglie, gruppi e comitive scelgono i luoghi delle vacanze in base allo sport preferito. Le corse ciclistiche a Capri appartengono alla leggenda, ma stavolta ancor di più.

Come ha ricordato il cantore del ciclismo Gian Paolo Porreca, su un libro sacro come il “Fausto Coppi” di Jean Paul Ollivier, scritto nel 1979 e pubblicato in Italia l’anno seguente (Feltrinelli) c’è traccia di un circuito di Capri nel 1958 con in gara il campionissimo Coppi. Anche Wikipedia sentenzia: primo Dino Bruni (Bianchi) davanti a Coppi. Altre fonti aggiungevano pure il nome di un esotico comprimario, l’argentino pistard Jorge Batiz, secondo a pari merito con Coppi nell’omnium di quel circuito, il 14 giugno del 1958, la domenica dopo la fine del Giro d’ Italia. “Batiz secondo in coppia con Coppi, al Circuito di Capri (Campania), 1958”.

I ricordi di Ezio Zanenga, lo storico di Treviglio che di Coppi (e non solo) è cultore tenace, e la biografia di Dino Bruni a cura da Luciano Boccaccini, hanno invece smascherato i “copia e incolla” degli internauti. Non fu Capri, ma Carpi, il 14 giugno del 1958, “invitati da Nino Recalcati in un circuito nella città modenese”: primo Bruni, secondo Coppi e terzo Batiz. Tutti e tre in maglia “Bianchi”, per la precisione.

Chiappucci a Capri il 13 luglio 2018 in bicicletta tutto vero, senza errori di stampa, non sarà una fakenews – sottolinea Gianfranco Coppola, vicepresidente nazionale vicario Ussi e amico personale del campione di ciclismo – Sarà lui, un po’ ingobbito, con le maglie di una carriera meravigliosa e l’incedere da Diablo – a precedere Bruni, Coppi e Batiz ma sognando di volare come l’airone Fausto, che ogni appassionato di ciclismo immagina sulle cime del mondo. E naturalmente anche sui Faraglioni di Capri”.

 

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