Chiacchiere senza distintivo! Cos’è un film?No, solo un altro consiglio comunale.

 

Giovedì 20 ottobre, dopo quello del 17 finito in baruffa con il Pd che protesta contro la sua stessa squadra di governo ed una minoranza litigiosa e spaccata in due, penso: “Ok, questa volta ce l’avranno fatta a concludere qualcosa di buono?!”

E…invece no! Come nei cartoni animati dei bambini di 18 mesi i famosi “teletubbies”, ovvero quelli che non fanno altro che ripetere sempre le stesse cose, anche i nostri consiglieri hanno esibito il solito ritornello: “Prendo io, o prendi tu? E’ colpa di tizio, è colpa di caio? Commissioni a 5, commissioni a 7? Firmiamo il protocollo? No, non lo firmiamo”. Intanto, loro – tra concitazione e fracasso -, incassano un altro gettone di presenza e a noi?

Per le donne, per i giovani, per gli anziani, per i bambini, per i disabili, per gli uomini, ecc. ecc.

Non è una questione monetaria, vogliamo sapere: “Per i cittadini qual è il risultato di questa ennesima giornata di fuoco?” 

Intorno alle 17.00, entro nella sala del consiglio di piazza Cirillo, apprendo che la collega Gilda Longhi è qui dalle ore 12.00. «Un continuo chiacchierare, senza risultati» mi comunica.

Mentre borbotto con lei, c’è il consigliere del PDL Stefano Ferrara che parla all’assise: «Siete delle mozzarelle! Ci sono persone che stanno aspettando risposte dai sei mesi». afferma nervoso.

Hai ragione Ferrara, sa proprio di ricotta questo consiglio! Fantapolitica in “bella” mostra.

Ad ammetterlo è lo stesso sindaco Carfora, la cui dote è proprio quella di essere un moderato ed un gran moderatore; perché quando parla lui – con i suoi toni rassicuranti e pacati -, ammutolisce l’aula. «Non è possibile protrarre per ore i consigli comunali – dice il primo cittadino -, e andarsene a casa a mani vuote, senza cioè aver trovato soluzioni vere ai punti che sono all’ordine del giorno. La minoranza fa demagogia spicciola e tutto cade nel vuoto».

Caro sindaco, e come vogliamo fare? Ha ragione il consigliere Antonio Lanzano del Pd – gli unici a cui sembra essere rimasto un po’ di sale in zucca -, quando dice “i giornalisti presenti in aula hanno uno stomaco di ferro a sopportarci”. Sì Lanzano e, ti assicuro, non solo noi!

Perché non scegliete meglio quando riempite le liste? Pensate a riempire…a riempire, a tirare nel sacco quelli che incassano più voti perché hanno famiglie allargate, stuoli di parenti, amici e simpatizzanti e non gente di qualità e temperamento. Anche i più giovani seduti in aula, stanno lì…mezzi imbambolanti, senza grinta, senza decisione, senza voglia di riprendere in mano questo benedetto futuro che non c’è.

 

Ed ecco qui…questo è il risultato! Colpa anche nostra elettori, prestiamo la matita a chi non la merita! Io per prima!

L’USB, alla fine di questa giornata, e dopo giorni di proteste, porta a casa la stipula di un protocollo d’intesa per l’occupazione. Un pezzo di carta, in buona sostanza, che – in tutta onestà -, non ho capito a cosa diavolo possa servire!

A tutte le altre categorie, invece, dico: “Se ne avete voglia incatenatevi anche voi al “Palazzo” per strappare, al più, una promessa. Se, invece, soffrite di vertigini…forse…in questo caso, una soluzione politica potrebbe essere ATTACCATEVI AL TRAM!”

Daniela Iavolato iavolato.casoria2@libero.it

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