Alenia a rischio di chiusura: i rappresentanti sindacali si rivolgono al Sindaco.

Stamattina 19 settembre prima che avesse inizio il consiglio comunale, i rappresentanti RSU dell’Alenia di Casoria sono stati a colloquio con il Sindaco Enzo Carfora e l’Assessore aille Attività Produttive Tommaso  Casillo per portare l’attenzione dell’amministrazione locale sul  gravoso problema che si sta abbattendo sull’azienda aeronautica, la cui sede di Casoria rischia di chiudere.

Abbiamo parlato con Pasquale Billi, rappresentante sindacale dell’Alenia, il quale, giunto in Comune con una delegazione di lavoratori, ci ha illustrato che la questione Alenia risale almeno a due anni fa. Nel 2010, infatti, la dirigenza dell’azienda aeronautica ha convocato i rappresentanti sindacali per proporre un nuovo piano che ridistribuisse i carichi di lavoro. Il piano avrebbe dovuto realizzarsi in due anni , coinvolgendo quattro sedi: Casoria, Pomigliano, Nola e Capodichino, e avrebbe previsto l’attuazione di ammortizzatori sociali (nella fattispecie, 10-12 giorni di cassa integrazione).

La sfida lanciata dall’azienda è stata accolta positivamente dai lavoratori che in un anno hanno raggiunto gli obiettivi previsti dal piano, contenendo rischi più gravi al settore occupazionale. Tuttavia un cambiamento alla dirigenza dell’azienda ha determinato un’inversione di rotta quanto mai preoccupante. Il nuovo Amministratore Delegato, dott. Giuseppe Giordo e l’Ing. Caporaletti, una vecchia gloria dell’Alenia, nominato all’età di 81 anni commissario ad acta per il nuovo piano industriale, hanno varato un nuovo piano che appare poco coerente rispetto al precedente.

L’incontro con i sindacati fissato per maggio 2011 e poi slittato al 16 settembre ha svelato numerose note dolenti: in primis la chiusura di tre siti (Roma, Venezia e Casoria), circa 1200 esuberi strutturali e l’ esternalizzazione di vari settori (logistica, magazzini, amministrazione) verso le altre sedi nazionali. Per Casoria questo significherebbe l’esternalizzazione del 60% dei lavoratori verso le sedi di Nola e Pomigliano con una conseguente ridistribuzione dei carichi di lavoro, di certo non conveniente.

Ma non è tutto: il nuovo piano finanziario, volto a rilanciare l’azienda in un periodo di crisi come il presente,  dovrebbe realizzarsi  di certo non in tempi brevi. Si prevedono, invece, risultati nei prossimi dieci anni, presumibilmente nel 2020. La preoccupazione dei Sindacati, quindi, è quella di essere costretti ad autofinanziare un cambiamento, con tagli gravosi  per l’occupazione, senza sicurezza della sua efficacia.

Il piano, infatti, è stato respinto dalle Segreterie Nazionali e dalle RSU, che lamentano come la questione Alenia, soprattutto dopo la fusione con Aermacchi, sia diventata sempre di più un fatto politico. A riprova di ciò, insistono sul “singolare” spostamento della sede legale dell’Alenia da Pomigliano a Venegono, in provincia di Varese. Secondo Billi si tratta di una scelta che avrà effetti deleteri per il Sud, poiché comporterà lo spostamento di quote IVA e IRAP verso il nord, a danno della già gravosa situazione economica campana e meridionale, in generale.

Billi ribadisce che i lavoratori sono in agitazione e non intendono demordere nella battaglia per mantenere in vita l’Alenia a Casoria, per molti anni vero fiore all’occhiello della nostra città.

Il 29 settembre è fissato un nuovo incontro a Roma con i vertici dell’azienda, tuttavia i sindacati intendono mobilitare anche le forze politiche a livello locale e regionale. L’Assessore Casillo ha già promesso, a tale proposito, un consiglio comunale ad hoc per contribuire ad una risoluzione della vicenda, che mette a rischio il futuro occupazionale di circa 500 lavoratori.

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